Sono le 17.00 di un assolato mercoledì pomeriggio di luglio, uno dei tanti pomeriggi roventi che scandiscono questa lunga estate, la signora Lucia sta percorrendo in bicicletta il Viale della Cooperazione a Massa Lombarda, quando la sua attenzione viene richiamata dal disperato miagolio di un gattino. Il pianto del gatto proviene dalle vicine siepi, alle spalle del magazzino Lidl. Preoccupata la signora si avvicina e scopre, purtroppo, che il miagolio proviene da una tubo di plastica del diametro di circa 20 cm infilato nel terreno, dentro il quale probabilmente è caduto il cucciolo. Altra amara scoperta: a poca distanza si trovano tanti altri tubi pericolosi e scoperti, alcuni dei quali possono tranquillamente “accogliere” un bambino.
La signora contatta i volontari Enpa che intervengono sul posto, provano ad illuminare la tubatura e a richiamare il piccolo riproducendo il miagolio della mamma gatta, ma la profondità è tale da non riuscire ad intervenire e viene quindi allertato il comando dei Vigili del fuoco di Lugo.
Con le sonde introdotte si stima la profondità, circa 4 metri, dunque viene richiesto l’intervento della polizia dell’Unione dei Comuni per conoscere la mappatura delle tubazioni, in quanto si sospetta che il gattino possa essere entrato da altre tubature nelle vicinanze. I Vigili del fuoco si mettono all’opera con ogni mezzo, ma il gattino terrorizzato si ritrae ogni volta che viene calato qualcosa all’interno del tubo, nel tentativo di farlo risalire. Viene calato un lungo lenzuolo nel buco, ma il gattino non si arrampica. Inizia il tam-tam delle telefonate a volontari e cittadini, si cerca qualcuno che possa avere un piccolo escavatore, per realizzare uno scavo lateralmente al tubo. Il sole sta per tramontare e il tempo stringe. Nel frattempo giunge anche il sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi, che si rende subito disponibile nell’individuare mezzi per eventuali scavi e ci riesce! Alle 22.00 l’escavatore arriva. Un cittadino, il signor Michele, carabiniere in pensione, recatosi sul posto, si precipita a casa per recuperare dal suo giardino una canna di bambù lunga 5 metri, in cima alla quale sventola orgogliosa la bandiera italiana, che viene sostituita da un retino da spiaggia per “pescare” il gattino. Numerose persone tra volontari e cittadini accorrono per dare il proprio contributo.
La meravigliosa luna piena e i telefoni cellulari illuminano il buco nel terreno, il gattino continua a miagolare disperato e la sua mamma randagia, poi apparsa con i fratellini, attendono a pochi metri, non si allontanano mai dal luogo della caduta. Probabilmente i cuccioli stavano giocando in quel terreno misto a cespugli e inavvertitamente uno dei gattini è precipitato dentro al tubo.
L’azienda Siver Group invia personale e uno degli operai si presenta “armato” di un corda, in concentrato silenzio e con estrema maestria crea un cappio, cala la corda nel tubo e inizia il suo lavoro. Il signor Leo Martignani, questo è il suo nome, è assorto nel suo lavoro, non si fa distrarre e dopo qualche minuto estrae dal buco una piccola pantera nera di circa 2 mesi, terrorizzata e combattiva. I robusti guanti di un vigile del fuoco sono fondamentali per liberare e mettere in sicurezza il gattino.
Sono oramai le 22.00, il micio è salvo.
Il sindaco Bassi ha fatto arrivare un camion con transenne per mettere in sicurezza la zona ed evitare che altri animali o persone possano rischiare di farsi male. I buchi scoperti nel terreno, lo sappiamo tutti, possono creare tragedie.
Ancora una volta la sensibilità delle persone come la signora Lucia Nannini ha fatto la differenza, un plauso ai Vigili del Fuoco e ai tanti che sono accorsi raccogliendo il nostro disperato appello. La collaborazione tra pubblico e privato è stata eccellente e un’altra vita è stata salvata. ‘Abbiamo ancora nel cuore lo strazio di quel miagolio – spiegano i volontari – e vederlo uscire dal tubo ha liberato tutta la tensione accumulata in quelle ore di angoscia’.