Ritornano gli spettacoli nella sala del Carmine di Massa Lombarda, in via Rustici 2. La stagione teatrale 2018/2019, che inizierà il 10 novembre e proseguirà fino a marzo, è composta da cinque appuntamenti dedicati alla comicità con qualche incursione musicale.
Si comincia sabato 10 novembre con lo spettacolo “Beethoven non è un cane”, di e con Paolo Migone, regia di Daniele Sala. Dietro il polveroso sipario c’è un deejay, sì, ma di musica classica. In scena un pazzo con cuffia alle orecchie e l’occhio spiritato che aggeggia a dei vecchi vinili, un pazzo incredulo davanti ad adolescenti che identificano Beethoven in un grosso e simpatico cane San Bernardo e che si è stufato di sentire in giro: bella quella musica è della pubblicità della Audi (…è Mozart!). Musica colta, musica sepolta? Paolo Migone, il folle con le cuffie, a teatro con la pala e le maniche tirate tenterà di riesumare una musica classica ancora viva, con aneddoti e grandi storie.
Sabato 15 dicembre ci sarà lo spettacolo comico “Cabaret” di e con Duilio Pizzocchi. Maurizio Pagliari, in arte Duilio Pizzocchi, inizia la sua carriera nel 1980 collaborando con radio e tv locali, conducendo rubriche informative e musicali. Nel 1984 crea il personaggio di Duilio Pizzocchi, imbianchino ferrarese maldestro e invadente che compare spesso in programmi televisivi. Negli anni seguenti si aggiungono altre macchiette umoristiche come Donna Zobeide, astrologa e chiromante che compone oroscopi improbabili e illustra curiose pratiche magiche; Cactus, fricchettone da piazza molto in voga negli anni ’80, sempre a caccia di spicci, favori o bazze varie; Eddy Collante, boss italo-americano che non fa mistero delle sue attività illegali; Ermete Bottazzi, camionista d’assalto alle prese con carichi enormi e velocità sul filo dell’iperspazio. Partecipa a programmi radio e televisivi locali e nazionali. Ha partecipato a Zelig su Italia 1 nell’edizione 2000 proponendo il personaggio di Ermete Bottazzi e nel 2001 al Maurizio Costanzo Show con il suo vero nome di Maurizio Pagliari. Il Costipanzo Show, parodia del programma di Maurizio Costanzo, è stato lo spettacolo “cult” della sua carriera, con un grande seguito nei locali, teatri, feste di piazza della regione.
Si prosegue dopo le festività, sabato 19 gennaio, con “Il mirabolante Poltro”, la storia del più grande saxofonista di tutti i tempi, di e con Andrea Poltronieri. Aneddoti, racconti, testimonianze, brani eseguiti dal vivo, possibilità di vederlo in carne e ossa, addirittura potergli rivolgere la parola. Eclettico, ironico, fuori dagli schemi: Andrea Poltronieri è un musicista senza confini né definizioni. Usa il sax per incantare e le parole per sedurre e divertire il suo pubblico, con il quale ha un legame strettissimo e particolare. Nativo di Ferrara, capisce subito che l’arte è la strada da percorrere, dalle scuole superiori fino all’Accademia. Ma la pratica dei colori e delle forme lascia presto il posto alla vera passione di Andrea: il sax, uno strumento che lui suona con il corpo e con l’anima, tanto che il suo nome d’arte diventa “Sax machine”. Si definisce un “musicomico” perché ha sempre abbinato l’amore per la musica con la sua vena comica e dissacrante, un connubio che lo ha portato dapprima al successo locale fino ad arrivare sui palcoscenici di tutta Italia (e non solo!), in tour con gli Stadio, Sergio Sgrilli e Paolo Cevoli.
Venerdì 22 febbraio sarà la volta di “Chi ce lo ha fatto fare?”, una produzione della Bottega del Buonumore di e con Marco Dondarini e Davide Dalfiume. Una comicità fresca che mantiene un legame con la grande tradizione comica italiana. Non c’è situazione quotidiana che i due non riescano a trasformare in motivo di gag. Madrelingua della comicità traducono in pièce ogni situazione. Per la platea lo spettacolo inizia quando si apre il sipario, ma gli organizzatori li vedono all’opera già nei camerini. Stakanovisti della risata li possiamo incontrare nella vita quotidiana mentre ci spiano per preparare i loro prossimi sketch: il pubblico stesso è la musa ispiratrice del duo e per questo motivo gli sono sentitamente grati. Marco Dondarini e Davide Dalfiume sembrano perdere la bussola tra equivoci e fraintendimenti reciproci, ma poi riescono a impadronirsi del timone e come due capitani di lungo corso fanno navigare il pubblico in un mare di risate. Una comicità che è il punto d’incontro di percorsi e stili differenti che si intrecciano e si scontrano continuamente dando origine a un’inaspettata alchimia. In questo spettacolo cercheranno di dare una risposta alla domanda: “Chi ce l’ha fatto fare?”
La rassegna si conclude sabato 2 marzo con Vito e lo spettacolo “Il bar al portico”, di Enrico Saccà. Ognuno di noi, prima o poi, incappa in un bar di provincia dall’arredo orribile e dalla clientela a dir poco pittoresca; ecco, “il bar al portico” è quel tipo di locale lì. Chi lascia la via Emilia e si infila nel dedalo di viuzze che si perdono nella bassa, gira che ti rigira prima o poi lo troverà. Da quarantacinque anni resiste a ogni sorta di moda e di crisi, per la gioia dei suoi affezionati avventori e per lo stupore dei pochissimi forestieri che vi capitano. Dentro ci trovi chi attacca bottone con tutti e chi non parla con nessuno; chi vuol solo leggersi il giornale e chi non vede l’ora di farsi una partita a carte; chi parte di primo mattino con un caffè corretto sambuca e un bianchino e chi con l’acquisto di un pacchetto di gomme da masticare pensa di essersi guadagnato il suo posto al tavolino per l’intera giornata. Nel bar al portico si può ancora discutere di politica (tutti ladri), parlar di donne (quelle gnocche), parlare dei bei tempi andati (sempre belli), raccontare qualche nuova avventura (sempre inventata) e prendersi in giro ininterrottamente (arrivando spesso alla meni). Perché il bar non è un locale ma una seconda casa; di più, una vera patria d’elezione.
Novità di quest’anno, in occasione di alcune serate gli artisti incontreranno il pubblico, sempre al Carmine, alle 18: il 10 novembre con Paolo Migone, il 22 febbraio con Davide Dalfiume e Marco Dondarini, il 2 marzo con Vito.
“Anche quest’anno la Bottega del buonumore, grazie alla professionalità e all’impegno di Davide Dalfiume, ha saputo costruire un calendario che sarà capace di sorprendere e divertire i massesi e non solo – ha sottolineato il sindaco Daniele Bassi -. Questa rassegna, dove è la comicità a farla da padrona, integra l’offerta culturale di una città che vuole e che sa accontentare pubblici e aspettative differenti, mantenendo sempre per ogni ambito un’alta qualità delle proposte”.
Tutti gli spettacoli iniziano alle 21. Il costo dei biglietti è di 10 euro intero e 8 euro ridotto. L’abbonamento a cinque spettacoli è di 45 euro intero e 35 euro ridotto (under 18 e over 65). Gli abbonamenti si possono acquistare presso l’Urp Informacittadino, in via Saffi 1, sabato 20 ottobre dalle 9 alle 11 e venerdì 9 novembre dalle 9 alle 12. Per ulteriori informazioni, contattare sempre l’Urp del Comune di Massa Lombarda, al numero 0545 985890 o alla mail urp@comune.massalombarda.ra.it. Orari di apertura: lunedì e giovedì dalle 8.30 alle 13, venerdì dalle 8.30 alle 13.30, martedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17, mercoledì dalle 10.30 alle 13.30, sabato dalle 9 alle 11.
La rassegna teatrale al Carmine “Una Massa di risate” è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Massa Lombarda in collaborazione con il gruppo teatrale “La Bottega del Buonumore” e con il sostegno della Bcc ravennate, forlivese e imolese.
UFFICIO STAMPA
Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. e fax 0545 011840Mail ufficiostampa@unione.labassaromagna.it