Quella sugli stradelli retrodunali non è una “assurda polemica”, come la definisce oggi a mezzo stampa il sig. Bucci Maurizio, ma frutto di razionali considerazioni scaturite da più incontri pubblici e privati tra l’amministrazione comunale, i balneari e il cda della Cooperativa Spiagge Ravenna.
Il progetto è stato considerato valido e di estrema necessità, tranne la parte che prevede la soppressione immediata di oltre 2000 posti auto e moto nel retrodunale, perchè trasfomata in zona pedonale. Il primo stralcio riguarderà Marina di Ravenna e Punta Marina, dove il 75% circa degli stabilimenti balneari lavora grazie ai posti auto e moto esistenti, perché nella parte retrostante non sono presenti zone residenziali e/o alberghi, tranne quei pochi stabilimenti che sono in zona “campeggi”.
L’amministrazione comunale, a pochi mesi dall’inizio dei lavori, non ha ancora presentato alcuna alternativa ai parcheggi che verranno eliminati, tranne il potenziamento del servizio bus navetta con il parcheggio scambiatore, e non si hanno ancora certezze sul suo ampliamento. Nei fine settimana e durante i mesi di luglio e agosto, i parcheggi lungo i viali Colombo e delle Nazioni sono sempre tutti occupati.
Il futuro della sopravvivenza degli stabilimenti balneari interessati non può dipendere dalle previsioni di amministratori e progettisti, che credono in un cambio immediato del concetto di uso di auto e moto da parte dei pendolari che frequentano queste spiagge da sempre. Come già detto da molti colleghi, il turismo “green”, semmai rappresenterà un valore aggiunto a quanto già in essere. Sig. Bucci ha ragione, siamo “teste pensanti” che hanno espresso le proprie perplessità e preoccupazioni in più occasioni alla PA ravennate in modo corretto ed educato, con validi e razionali argomenti, non politici, nell’interesse di parte degli imprenditori balneari, del sistema economico occupazionale della nostra comunità e dell’indotto collegato. Nelle prossime settimane riprenderanno gli incontri con la PA sulla delicata questione.
Sig. Bucci, concludo dicendole che sono dispiaciuto per la considerazione dimostrata nei confronti dei balneari e che “purtroppo” i nostri lidi non sono su “Ocean Drive”.