“PAESAGGI E ALTRE STORIE”, si intitola la mostra personale di Stefano Mercatali, a cura di Franco Bertaccini, che si inaugura sabato 5 marzo alle 17.00. Rimarrà aperta dal 5 al 27 marzo 2022, Venerdì – Sabato e Domenica 16.30-19.30.
La mostra è organizzata da Capit Ravenna, in collaborazione con la Pro Loco Marina di Ravenna e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Ha il patrocini della Regione Emilia Romagna e il Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura.
L’autore
Stefano Mercatali è nato a Marradi (FI) nel 1958, vive e lavora a Cesenatico (FC). Diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna con il maestro Concetto Pozzati, è stato docente presso le più importanti scuole d’arte della Provincia di Ravenna. Dal 1981 ha esposto in numerose mostre personali e collettive in importanti gallerie e musei, in Italia e all’estero. Si sono interessati al suo lavoro numerosi critici e giornalisti, tra i quali: Adriano Baccilieri, Claudio Spadoni, Marilena Pasquali, Bruno Bandini, Gian Ruggero Manzoni, Sabina Ghinassi, Stefano Miliani, Marisa Zattini, Antonio Del Guercio, Enzo Dall’Ara, Rosanna Ricci, Gianfranco Labrosciano, Alberto Mingotti.
Nella pittura di Mercatali, le cui superfici evocano quelle dell’affresco, si riconoscono un sicuro talento e una perizia tecnica non comune. Egli ama appellarsi alla luce e all’opacità, perché in questo equilibrio nascono le visioni che stanno all’origine della pittura. Il colore e i suoi effetti sono il grande nutrimento del suo fare. Anche se il colore è l’elemento che maggiormente ne caratterizza le creazioni, nella sua opera c’è un tempo pure per il disegno, e i due elementi sono saldamente uniti nella rappresentazione.
La storia, ovvero il tentativo di conciliare le visioni del mondo, è il grande progetto di Mercatali. L’attenzione per l’opera degli altri artisti dimostra che per lui la storia rappresenta il momento degli incontri, delle affezioni, delle identificazioni, l’inizio che dà senso all’esistenza. Con passione per il proprio lavoro Stefano Mercatali continua ad attribuire un senso e una vita alle forme del passato per costruire le visioni del proprio momento e, ispirandosi ai maestri di un tempo che nutrono la sua esistenza, lungo una linea di discendenza, cerca il proprio posto di pittore.