L’Amministrazione comunale ha recentemente accolto la proposta della Pro Loco di Marina di Ravenna di assegnare nuovi toponimi a due aree pubbliche adiacenti il Centro civico della località.
La prima intitolazione si riferisce al parcheggio posto sul retro della sede comunale, che è stato intitolato Largo Azzurra per ricordare la prima barca italiana della storia a partecipare, con risultati inimmaginabili, alla America’s Cup, la più prestigiosa competizione velistica mondiale.
Nel 1983 l’Italia esordiva nel teatro della grande vela con Azzurra ’83, barca che catapultò il nostro Paese in un evento internazionale quale la Coppa America. In pochi credevano che l’Italia fosse pronta per la Coppa, troppo costosa, troppo difficile. Invece, il principe Karim Aga Khan e Gianni Agnelli (con il sostegno di 18 sponsor) decisero di lanciare lo stesso una sfida al più antico trofeo della storia, con una barca al massimo livello, rivoluzionaria e altamente tecnologica per l’epoca. Progettata dallo studio Vallicelli di Roma e costruita presso il cantiere Yacht Officine di Pesaro in alluminio, come tutti i 12 metri del momento, Azzurra scese in acqua il 19 luglio ’82 e poi fu trasferita a Marina di Ravenna dove l’equipaggio, guidato dallo skipper Cino Ricci, svolse gran parte della preparazione.
A Newport (USA), sede della manifestazione, sebbene debuttante, la barca italiana si classificò in terza posizione vincendo 24 regate su 49.
Secondo le cronache, gli italiani si infiammarono per le gesta di Azzurra e cominciarono a masticare termini come ‘bolina’, ‘strambata’, ‘match race’ ecc… E, come disse Riccardo Bonadeo, presidente dello Yacht Club Costa Smeralda : «L’estate del 1983, indimenticabile! Quasi più di quella precedente, in cui l’Italia vinse il Mondiale di calcio … La nostra Azzurra andò ben oltre le aspettative, conquistando l’accesso alla semifinale della Louis Vuitton Cup allora ad debutto …. Da oltreoceano non avevamo l’esatta percezione della passione popolare, quasi dell’innamoramento dell’intera nazione per Azzurra e le sue imprese, della quale ci siamo pienamente resi conto solo al rientro, quando l’equipaggio e noi con loro si venne accolti da una folla festante».
La seconda intitolazione è relativa alla zona antistante l’ingresso degli uffici e servizi comunali Anagrafe, UIT, Biblioteche dello Sport e Ada Ottolenghi, Galleria FaroArte, Auditorium G. Di Stefano e porta il nome Piazzale Walter Magnavacchi in memoria del fondatore e organizzatore per alcuni decenni del Premio di pittura Marina di Ravenna.
Walter Magnavacchi (Massa Lombarda 1912 – Ravenna 1981) dopo gli studi superiori all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, si dedicò alla produzione di sculture e all’insegnamento, in particolare, dal 1961, presso il Liceo Artistico di Ravenna. Nel contempo si mise in luce come organizzatore di eventi culturali quali il Premio ‘Città di Ravenna’ (dal1948 al 1951) che coinvolse personalità già affermate del panorama artistico italiano. Ma l’iniziativa che lo portò alla ribalta nazionale fu l’invenzione della ‘pittura estemporanea’ applicata ad un concorso a premi. La formula, che prevedeva l’esecuzione di opere figurative ispirate al paesaggio locale per ‘esaltarne la bellezza visiva’, fu sperimentata a Cervia nel 1948 e nel 1954.
Grazie all’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Ravenna, dal 1955 il Premio venne trasferito a Marina di Ravenna, utilizzando come sede logistica dapprima il Dancing Joly poi il Circolo dei Forestieri.
In pochi anni le straordinarie capacità organizzative di Magnavacchi resero il Premio Marina di Ravenna famoso in Italia e all’estero. Nell’ultima settimana di agosto (il periodo scelto per lo svolgimento della manifestazione) la località veniva ‘invasa’ da numerosi artisti, spesso acconciati in modo bizzarro e l’ambiente acquisiva l’aspetto caratteristico delle sagre paesane. La spiaggia, il bacino pescherecci, le palizzate, i canali vallivi con i loro capanni da pesca, si riempivano di cavalletti e di tavolozze.
Marina visse per decenni la magica atmosfera dell’estemporanea, che si fregiava dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed era inserita nel ristretto calendario delle ‘Manifestazioni Ufficiali dello Stato’. Le serate di premiazione erano animate da noti personaggi dello spettacolo e la presenza di un rappresentante del governo conferiva al premio il tono solenne dell’ufficialità.
Sull’esempio del ‘Marina’ la pittura estemporanea fu adottata da numerose altre località turistiche, ma, come sosteneva il suo inventore, ‘il Marina resta l’ammiraglia delle estemporanee, quindi la prima in assoluto’.
Walter Magnavacchi mancò improvvisamente nel dicembre 1981 ma la sua ‘geniale invenzione’ non andò dispersa e il Premio di pittura dedicato a Marina ha continuato ad esistere fino al 2016, anno della sua sessantesina edizione. Walter Magnavacchi appartiene quindi a pieno titolo alla storia di Marina di Ravenna, la località che egli fece conoscere ed apprezzare al mondo dell’arte e della cultura.
Le targhe con le nuove denominazioni sono state apposte nei giorni scorsi e, non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno, la Pro Loco si farà promotrice, insieme ai Circoli Velici e ad altri soggetti, di specifiche manifestazioni per dare il meritato rilievo alle due intitolazioni.