Per ora è un’anteprima. Poi sarà la 14esima edizione di Spiagge Soul, finalmente in versione tradizionale, libera dalle restrizioni imposte da questi due anni di pandemia. Il festival diffuso dei lidi ravennati è per ora un cantiere aperto, con tante idee e progetti in corso di definizione. Ma in vista del calendario ufficiale, che troverà spazio come d’abitudine tra luglio e agosto, si concede un concerto di avvicinamento con Siti & The Band, una formazione di Zanzibar stella nascente del Taarab, genere musicale che combina suggestioni della musica tradizionale araba, indiana e africana: è il primo concerto in assoluto in Italia per questa band. L’appuntamento è per domenica 5 giugno, al Bagno Kuta di Marina di Ravenna, alle 18 (ingresso gratuito). A questa anteprima poi ne seguiranno altre all’interno del programma “Road to Spiagge Soul”, che è in continuo aggiornamento.
C’è del resto tanta voglia di tornare a condividere musica ed emozioni in riva al mare. E Spiagge Soul, il festival organizzato dall’Associazione “Blues Eye” con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, oltre al contributo fondamentale degli operatori privati, vuole fare la sua parte per segnare la ripartenza della stagione dei concerti.
“Sono molto soddisfatto per questa prima assoluta a livello nazionale, frutto dell’attività di scouting che svolgo da alcuni anni in Africa Orientale, un territorio ricco di fermento culturale e artistico ancora molto “inesplorato” rispetto al versante occidentale – spiega il direttore artistico di Spiagge Soul, Francesco Plazzi – Siamo al lavoro per proporre un’edizione di Spiagge Soul che sarà improntata su tutti quegli aspetti fondamentali per la persona che in questi due anni sono venuti a mancare: la vicinanza, l’aggregazione e il ballo, che, come il gioco per i bambini, è una delle manifestazioni più belle e sincere della carica vitale umana”.
Siti & The Band è tra le formazioni principali del Taraab, un genere musicale dell’Africa orientale che combina elementi delle musiche tradizionali arabe, indiane e africane. I loro spettacoli sono arricchiti dai potenti messaggi della cantante Siti Amina, che si fa sentire anche nella società religiosamente conservatrice e dominata dagli uomini dell’isola di Zanzibar, battendosi per la parità dei diritti e l’emancipazione delle donne. Radicata su un’isola mistica nell’Oceano indiano, la band combina influenze delle tradizioni musicali orientali e africane e le fonde con la musica contemporanea che va dal funk al jazz e oltre, mantenendo però sempre viva l’eredità culturale di Zanzibar. Con i suoi splendidi abiti da palcoscenico, Siti Amina appare come una regina delle mille e una notte, affascinando il pubblico. Gli strumenti esotici e gli arrangiamenti musicali della band si combinano per creare un’esperienza di concerto straordinaria e unica nel suo genere.