Dopo i primi ricorsi dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ai Tribunali Amministrativi Regionali contro la proroga delle concessioni balneari, Mare Libero torna a sottolineare come le concessioni balneari, ritenendo nulle le proroghe (questione che però sarà decisa dal tribunale), siano scadute.
“Quindi, quest’estate, a nessuno potrà essere impedito di piantare il proprio ombrellone o stendere il proprio asciugamano nelle spiagge che sono illegittimamente ancora occupate senza titolo dalle strutture di lidi e stabilimenti.
Anzi, ricordiamo che, come ha chiarito più volte il Consiglio di Stato, l’obbligo e dunque anche la responsabilità di disapplicare, cioè di ignorare, qualsiasi proroga, spetta a tutti gli organi e funzionari di Stato ed enti locali, che ne dovranno pertanto rispondere personalmente in eventuali procedimenti giudiziari”.
L’associazione esorta il governo: “Emetta subito il decreto per il riordino del demanio marittimo, prevedendo il 50% di spiagge libere in ogni Comune e bandi che non riconoscano indennizzi né altri vantaggi ai concessionari uscenti, perché in questo modo si eluderebbe il principio di reale imparzialità delle gare, come già più volte sottolineato dalle autorità competenti.”