Fare chiarezza sul tracciato per il quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese, opera richiesta sin dal 2021.
A porre il quesito è Daniele Marchetti (Lega), il quale, sull’infrastruttura che rappresenta la prima fase del potenziamento della direttrice adriatica, sottolinea come risalgano al 2023 le alternative progettuali definite predisposte da RFI e condivise con la struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e trasporti e con la Regione Emilia-Romagna.
“In seguito ai primi incontri pubblici e alle conseguenti osservazioni pervenute -prosegue il leghista- emerge ora una richiesta, fatta inizialmente dal comune di Imola e successivamente dalla Città metropolitana di Bologna e dalla stessa Regione, per l’affiancamento all’attuale linea ferroviaria, il tutto mentre l’Assessore regionale Corsini, ribadendo l’importanza del progetto, chiedeva “di passare dalle parole ai fatti” sollecitando RFI per una rapida realizzazione del quadruplicamento della tratta”.
Da qui l’interrogazione rivolta all’esecutivo regionale con l’ulteriore quesito “se la nuova ipotesi di affiancamento, avallata da Regione, Città Metropolitana e Comune di Imola e che comporta una tratta per intero in viadotto sulle case esistenti, non appaia ancor più impattante”.
In fase di risposta, l’Assessore al Welfare, Politiche giovanili, Montagna e aree interne Igor Taruffi, a nome della giunta, ha chiarito che “l’iter è assolutamente in corso e nessuna decisione è stata ancora presa. Comune di Imola, Città metropolitana e Regione hanno semplicemente chiesto ad Rfi un approfondimento su tutte le possibili alternative di tracciato affinché i portatori di interesse possano decidere in maniera consapevole. Anche per questo, il termine ultimo per il deposito delle osservazioni è stato spostato dal 9 luglio al 9 agosto prossimo”.
Daniele Marchetti, nel dichiararsi insoddisfatto per le risposte ottenute, ha sottolineato come “non è stata data alcuna risposta ai quesiti che ho sollevato. Io ho semplicemente chiesto se la Regione si fosse posta il problema del tracciato e nessuno mi ha risposto. Probabilmente, durante la recente campagna elettorale per il Parlamento europeo, nessuno voleva prendersi specifiche responsabilità di fronte alla cittadinanza, ma ora il tempo delle decisioni è arrivato”.