Si è riunito oggi a Milano il primo Advisory Board del Gruppo Marcegaglia. Insieme a Emma e Antonio Marcegaglia, rispettivamente presidente e vicepresidente della Holding di famiglia, Marta Dassù, già Viceministro degli Esteri nei governi Monti e Letta, Senior Director European Affairs di Aspen Institute; Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni; Ferruccio Resta ex rettore del Politecnico di Milano e presidente della Crui; Veronica Squinzi, Amministratore Delegato e Direttore dello Sviluppo Globale del Gruppo Mapei e Paolo Boccardelli, docente di Management e Strategie d’Impresa presso la Luiss Guido Carli, dove ha ricoperto il ruolo di direttore della Business School.
Un comitato ristretto di personalità che esprimono, ciascuna nei propri ambiti professionali, delle eccellenze e che, per esperienze, competenze e valori, possono fornire un contributo di visione e di innovazione utile al successo del Gruppo.
Al Board – organo consultivo che si riunirà tre volte l’anno – saranno affidate le seguenti funzioni:
- fornire linee di interpretazione degli scenari macroeconomici, geopolitici, del commercio internazionale e della globalizzazione, delle innovazioni tecnologiche e industriali che hanno la potenzialità di investire le aree di attività e i mercati in cui opera il Gruppo;
- in linea indicativa, ma non esclusiva, offrire analisi e spunti di riflessione sui trend del settore energetico, della sostenibilità e dell’economia circolare, dei mercati delle materie prime, della digitalizzazione nel manifatturiero e delle evoluzioni congiunturali e strutturali che riguardano i mercati di sbocco del Gruppo;
- analizzare e discutere le eventuali riflessioni che derivano da questi scenari e trend sul posizionamento strategico tendenziale del Gruppo nei diversi segmenti di business.
“In un’epoca di grandi cambiamenti, spesso di difficile previsione, diventa strategico avere una visione lunga, con un raggio d’azione il più ampio e consapevole possibile – spiegano Emma e Antonio Marcegaglia – Il concetto di impresa è destinato a evolversi sempre più verso valori che tengano insieme il suo sviluppo con l’impatto ambientale, la sostenibilità, l’inclusività, in direzione di una crescita che sia di qualità dal punto di vista economico e di beneficio per la collettività e i territori. Abbiamo voluto raccogliere intorno a noi figure di spicco dell’economia, della diplomazia, dell’industria e del mondo accademico per confrontarci e ragionare insieme di nuovi scenari e trend”, concludono i due fratelli che guidano il gruppo siderurgico, interamente controllato dalla famiglia, da quasi 10 miliardi di euro.