“E’ naturale che Ravenna in Comune sia in prima fila nel sostenere l’appello per la regolarizzazione dei migranti, che anche nel nostro territorio sta riscuotendo adesioni le più varie e qualificate. Il tema del contrasto alle politiche xenofobe e discriminatorie è sempre stato uno dei punti di forza delle nostre battaglie, e il nostro giudizio sulla catena di provvedimenti che hanno fin qui caratterizzato le politiche migratorie dei diversi governi è sempre stato fortemente critico” afferma Massimo Manzoli, Capogruppo Ravenna in Comune.
“Se infatti è incontestabile che i cosiddetti decreti sicurezza dell’ex ministro Salvini abbiano favorito un’atmosfera di massima insicurezza, creando un coctail micidiale di incertezza, odio, clima persecutorio e precarietà, va altresì detto che già da molto prima erano state intraprese strade (decreti Minniti e prima ancora) che – lungi dal creare stabilità e serenità – costituivano gravi arretramenti sul piano dell’etica, della cultura solidale e della legalità. Confidiamo che la messe di adesioni, che sta ricevendo questa mobilitazione in atto, sia foriera di un ripensamento generale da parte del mondo politico e delle istituzioni, che orienti verso la costruzione di un alto senso dell’accoglienza e della valorizzazione dei diritti delle persone e di una molto più attenta osservazione alle realtà del lavoro precario” continua Manzoli.
“L’attivazione concreta dell’osservatorio sul lavoro, che come Ravenna in Comune stiamo proponendo ormai da anni, e che a parole è stato condiviso da molte forze politiche, ci sembra quanto mai necessaria e urgente. Ravenna in Comune invita tutte le persone che non vogliono piegarsi a una deriva suprematista e discriminatoria, che oltretutto aumenterebbe enormemente il grado di insicurezza generale di ognuno, a firmare l’appello della “mobilitazione 5 maggio” e a rimanere collegate per le ulteriori iniziative che verranno nel prossimo futuro” conclude Massimo Manzoli.