L’ambulatorio del medico di base è un servizio fondamentale per una comunità, specie quelle più lontane dai grandi centri come le piccole frazioni di pianura.
“La chiusura di questi presidi medici rappresenta sempre un grande disagio per gli anziani ed i malati cronici, che necessitano di ricette e controlli – commenta la consigliera regionale Manuela Rontini – per questo, raccogliendo la sollecitazione di alcuni abitanti del territorio, ho presentato alla Giunta un’interrogazione sull’imminente chiusura, dal primo gennaio 2020, dell’unico studio ambulatoriale di Santa Maria in Fabriago, frazione distante oltre 7 chilometri dal centro di Lugo”.
Fino ad oggi l’ambulatorio era aperto solo due mezze giornate a settimana “ma già così riusciva a garantire una costante attività di monitoraggio della salute di un gran numero di assistiti – continua la consigliera Rontini – che ora non potranno più recarsi in autonomia, a piedi o in bici, dal proprio dottore. Gli ambulatori dei medici di base più vicini, infatti, sono quelli nelle frazioni di San Lorenzo e San Bernardino, collegate a Santa Maria in Fabriago da una sola corsa di autobus pubblico al giorno”.
Il caso del Comune di Lugo è emblematico, dato che solo poco più di due terzi della popolazione risiede nel centro della città, mentre la restante è distribuita in numerose frazioni, più o meno grandi, distanti anche alcune decine di chilometri dal capoluogo.
“Nel documento chiedo alla Giunta regionale se concordi sull’importanza di mantenere un adeguato presidio medico-sanitario sul territorio periferico e quali azioni possa intraprendere per condividere questa esigenza con l’Ausl Romagna, affinché sia promossa la ricerca di una soluzione e siano evitati gravi disagi per le famiglie di Santa Maria in Fabriago, oltre a quelle degli altri territori periferici che, nei prossimi anni, potrebbero trovarsi nella medesima situazione” conclude Manuela Rontini.