Partirà questa settimana, venerdì 20 luglio, la raccolta di firme sulla proposta di legge che mira a istituire un’ora di educazione civica alla cittadinanza, autonoma dalle altre materie, nelle scuole di ogni ordine. Dovranno essere raccolte almeno 50mila firme in sei mesi.
Nata dall’impegno di diversi sindaci e dall’associazione dei Comuni (Anci), questa proposta d’iniziativa popolare trova una sponda anche nella Regione Emilia-Romagna, con una risoluzione depositata in Assemblea legislativa: “Proprio quest’anno ricorre il 60esimo anniversario della prima introduzione dello studio dell’educazione civica nelle scuole medie e superiori – ricorda la consigliera regionale Manuela Rontini, prima firmataria dell’atto – confluito in seguito nel nuovo insegnamento ‘Cittadinanza e Costituzione’. La riforma della scuola di tre anni fa ha confermato la centralità attribuita a questi ambiti educativi, e il sostegno allo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica. Ora il Governo non deve venire meno agli impegni assunti dallo Stato attraverso la legge 107 del 2015, dando piena dignità a questi insegnamenti rendendoli materia autonoma”.
La proposta di legge di iniziativa popolare sull’educazione alla cittadinanza è stata depositata in Cassazione lo scorso mese e ha visto, tra i suoi sostenitori, anche il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e quello di Ravenna, nonché presidente Anci Emilia-Romagna, Michele de Pascale.
La risoluzione presentata in Assemblea legislativa, sottoscritta oltre che dai consiglieri Pd anche da Mpd e Sinistra italiana, si inserisce nel solco dei progetti regionali avviati da tempo su questi temi.
“La Regione Emilia-Romagna in questi anni tanto ha fatto per l’educazione alla legalità, memoria e diritti – continua Rontini – sia direttamente che in collaborazione con i soggetti del territorio. Tra le molte attività basta ricordare il progetto ‘conConcittadini’ che favorisce il contatto tra le scuole e l’Assemblea legislativa, il progetto ‘Porte aperte in Assemblea’ che propone l’Assemblea legislativa come luogo di incontro e di scambio, la legge sula Memoria del Novecento, i protocolli per i viaggi della memoria e tanto altro ancora. Con questa risoluzione chiediamo alla Regione di continuare a promuovere queste attività e di sostenere la proposta di legge sull’educazione civica, un insegnamento essenziale nella formazione dei cittadini attivi e responsabili di domani”.