Sono stati affissi oggi a Ravenna e Rimini manifesti per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, del ministro della Salute Roberto Speranza e del Comitato Tecnico Scientifico, in solidarietà ai lavoratori sospesi a causa della loro obiezione alla vaccinazione obbligatoria.
Questi lavoratori, infatti, possono a nostro avviso legittimamente nutrire perplessità, a fronte delle informazioni che nel corso della pandemia sono state fornite anche dalle istituzioni oltreché dai virologi: informazioni troppo spesso semplicemente contraddittorie, incoerenti e parziali. In primo luogo la promessa di garantire l’immunità dal Covid per chi si fosse inoculato il vaccino si è rivelata oggettivamente una falsa promessa, basata su considerazione probabilmente superficiali.
Siamo contrari al cosiddetto green pass inoltre per queste ragioni: introduce una discriminazione fra i cittadini che non può essere in nessun modo tollerata. Ci sono iniziative che uno Stato democratico non può intraprendere in alcun caso, questa è una di quelle cose. Chi volge lo sguardo altrove deve sapere che,se questo principio passa, domani può toccare a chiunque dover esibire un lasciapassare decretato in base a sue condizioni personali, di salute, economiche, sociali, sessuali, razziali,religiose.
La Costituzione Italiana è chiara nel vietare, a qualunque titolo ogni discriminazione; i governanti che dovessero continuare su questa strada ci portano verso la rottura del patto sociale, una rottura dalla quale è molto difficile tornare indietro. Chi governa la Nazione ha il dovere di cercare sempre la composizione fra gli interessi dei cittadini, tutti, e deve evitare di seminare zizzania, eccitando le persone le une contro le altre. Oggi, ripetiamo, tocca agli italiani sprovvisti della tessera verde, domani può toccare a chiunque.
Quando chi governa ignora e calpesta questa verità dimostra che non deve occuparsi del bene comune, che non ne è all’altezza. L’Italia ha sempre vissuto in modo aperto al mondo e agli altri popoli; non si può ignorare che il lasciapassare verde viene imposto in pochissimi Stati, e con modalità in ogni caso meno esasperate che da noi.
Viviamo anche di turismo: quasi tutti gli abitanti del mondo che ne abbiano la possibilità, desiderano visitare, anche più volte, l’Italia; se questa imposizione non sarà rimossa quanti milioni di persone NON verranno in Italia? Di colpo ci chiudiamo al mondo ? Siamo sicuri di volere questo ? Molte volte i governanti ci hanno detto che questa emergenza sarebbe stata superata appena avessimo raggiunto una percentuale elevata di vaccinati; l’abbiamo raggiunta ! Non c’è più tempo: se il Governo, non eletto dal Popolo, è animato da oneste intenzioni, deve togliere di mezzo subito il lasciapassare verde. Faremo finta che sia stata una manovra sbagliata, dettata dall’ansia del momento, e riprenderemo insieme il nostro cammino, in concordia con gli altri Popoli. Diversamente, prenderemo atto che in Italia la Costituzione è stata abolita con un trucco.
All’iniziativa – coordinata da un comitato spontaneo di cittadini – hanno aderito il “No Paura Day” e l’Associazione Identità Europea, la cui presidenza afferma: «L’Associazione Culturale Identità Europea, preso atto che il governo italiano è l’unico in tutt’Europa ad insistere colpevolmente sulla strada di un autoritarismo crescente che nulla ha più a che fare con la prevenzione sanitaria, aderisce convintamente alla Campagna nazionale che chiede le immediate dimissioni del governo e un pronto ritorno alle urne, restituendo ai cittadini il diritto di nominare il proprio governo».