Legambiente Lamone aderisce alla manifestazione generale delle terre alluvionate in programma a Forlì il 14 ottobre.
“La nostra adesione a questa manifestazione è assolutamente naturale. Abbiamo fin da subito, nell’ambito delle nostre possibilità, cercato di sostenere con la solidarietà e l’azione, i cittadini colpiti dall’alluvione e i loro comitati” spiega Legambiente. Comitati, che oggi promuovono questa manifestazione, assieme a tante altre associazioni sociali, di
volontariato, sindacati, ecc.
Come recita il manifesto di convocazione, il primo dei 7 punti, è necessariamente la rivendicazione di “fondi certi e adeguati… per il 100% dei risarcimenti per cittadini e imprese” “Questa promessa del Governo e del Commissario, oggi disattesa, deve essere ricordata in ogni occasione” ricorda Legambiente.
“Poi ci sono tutte le altre questioni che riguardano la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio.A questo proposito vogliamo, ancora una volta, ribadire che non sarà possibile “ricostruire come prima”(come qualche amministratore ha dichiarato), ma piuttosto “ripensare unitariamente tutta l’organizzazione del territorio dall’appennino al mare” e anche “cominciare a de-costruire e rendere di nuovo permeabile parte del territorio”.
Tutto questo per “adattarci” ad una nuova situazione, nella quale “eventi estremi” possono diventare molto più frequenti e ci devono indurre ad un diverso rapporto con l’ambiente naturale.
Serve un cambio nel modello di sviluppo, che non può essere fondato sulla “crescita infinita”, sul consumo delle risorse naturali ed energetiche fossili. Un cambio necessario nelle politiche economiche e amministrative correnti, anche ai livelli locali.
Per fare un solo esempio, i nuovi Piani Urbanistici Generali (PUG) previsti dalla legge regionale, che alcuni Comuni hanno già approvato, e altri devono predisporre, dovranno tener conto di questa drammatica esperienza.”