“La scelta di realizzare, per l’anno scolastico 2022-2023, un nuovo polo per l’infanzia al Mani Fiorite di via Caorle, 28, con la contestuale apertura di una nuova sezione di nido – spiega Livia Molducci, assessora a Politiche per le famiglie e infanzia – fornisce una risposta concreta e rapida al bisogno di posti nido, espresso dalle famiglie del quartiere e probabilmente, implementando, con tale scelta, le domande per altre scuole pubbliche dell’infanzia limitrofe, che invece hanno da tempo posti liberi, in un’ottica generale di maggior equilibrio e di integrazione del sistema educativo. Con questa azione aumentiamo le prestazioni nel segmento dei servizi educativi per l’infanzia nel quale c’è più richiesta, 0-3 anni, e non lasciamo sguarnito il segmento 3-6 anni nel quale continuiamo a soddisfare tutte le richieste pervenute. Lo facciamo con personale qualificato come quello che fino ad oggi ha garantito il servizio nella nostra realtà territoriale e lo facciamo con la sostenibilità economica certa cui siamo tenuti dalla legge e dal senso di responsabilità con il quale amministriamo il bene comune.
La scelta dell’esternalizzazione del servizio educativo – prosegue l’assessora Molducci – non è nuova nella nostra città. Da tempo abbiamo portato avanti tale percorso, che non è mai stato riconducibile alla mera razionalizzazione dei costi, ma ha espresso anche la volontà di credere in un’idea moderna di educazione ampia, praticabile in più luoghi e praticata da diversi interlocutori competenti. Tutti accomunati da un’idea di qualità diffusa, monitorata e accertata e nel contesto della stessa governance pubblica, che si fa garante nel territorio del benessere dei bambini e delle famiglie, attraverso un progetto pedagogico condiviso”.
La decisione è stata presa valutando diversi fattori: in quell’area territoriale, la Darsena, c’è un’ampia offerta di posti per la scuola dell’infanzia a fronte di una riduzione del numero delle domande relative al calo demografico; c’era, invece, un aumento della domanda di posti nido particolarmente elevata incentivata dai sostegni economici regionali e comunali per l’abbattimento delle rette. L’unico servizio educativo comunale per lo 0-3 agevole per le famiglie nel quartiere è il nido Darsena che, per l’a.s. 2021/2022, ha registrato una lista d’attesa molto consistente, come anche negli anni precedenti. Inoltre, la necessità di cogliere le innovazioni introdotte con la normativa sui poli dell’infanzia 0-6 anni, hanno portato a maturazione il progetto di trasformare la scuola dell’infanzia Mani Fiorite che ha mantenuto le tre sezioni fino all’a.s. 2017/2018. Poi ha risentito di un calo delle iscrizioni forse determinato anche dal fatto che parte della domanda viene assorbita dalla non lontana scuola dell’infanzia G.A. Monti in quanto le famiglie, di norma, mettono entrambe le scuole fra le opzioni di scelta. Per lo scorso anno scolastico entrambe le scuole dell’infanzia comunali Mani Fiorite e G.A. Monti non hanno avuto lista d’attesa e risultavano non assegnati 12 posti al Mani Fiorite. Inoltre, va ricordato che a fianco del Mani Fiorite è presente la scuola dell’infanzia statale L’Arcobaleno dei bimbi che ha avuto 42 iscritti per l’anno scolastico appena concluso a fronte di una capienza potenziale di 75 bambini.
“Tutto questo – afferma l’assessora Molducci – ci ha spinto a prendere questa decisione. A partire dal prossimo anno scolastico 2022/2023, il nuovo polo dell’infanzia Mani Fiorite sarà composto da due sezioni di scuola dell’infanzia (3-6 anni) che ospiteranno 25 bambini e bambine per ogni sezione e una sezione di nido (1-3 anni) che ospiterà 14 bambini e bambine. Così facendo ampliamo l’offerta di posti per la fascia di età da nido, dando parziale risposta alle crescenti domande. Il bilancio di quest’anno ha posto con forza la necessità di prestare la dovuta attenzione per coniugare necessità di sostenibilità dei costi dei servizi erogati con quella di mantenerne la qualità e la quantità e rispondere alle diverse esigenze dei cittadini con la necessaria flessibilità. L’unico possibile equilibrio fra queste esigenze, nel caso specifico, si è tradotto nell’apertura di un nuovo servizio, una sezione nido in più per il quartiere, realizzando un polo per l’Infanzia a titolarità pubblica, ma a gestione indiretta comunale esattamente come lo sono altri 7 nidi e uno spazio bimbi. Non vi è quindi alcuna rinuncia o disinvestimento da parte del Comune nella scuola e per l’area territoriale della Darsena, ma piuttosto la volontà di offrire un nuovo servizio a partire dal prossimo anno scolastico 2022/2023. In questo contesto colgo l’occasione per ricordare che qualche settimana fa una ricerca de Il Sole 24 ore ha assegnato a Ravenna il secondo posto in Italia per gli asili nido con un indice di copertura dei posti pari al 52,66 % per 100 bambini di 0-2 anni nel 2019/2020”.