“Ravenna e i suoi lidi sono pronti ad accogliere quanti decideranno nei prossimi giorni di trascorrere momenti di vacanza sul nostro territorio. Non è una posizione controcorrente rispetto a quello che leggiamo sui giornali o vediamo nei servizi televisivi da oltre dieci giorni.
Non si vuole minimizzare una situazione che è stata una tragedia vissuta da molti abitanti e che ha coinvolto imprese e una larga parte del nostro territorio.
Da subito la nostra solidarietà e vicinanza è stata indirizzata a chi purtroppo è stato colpito duramente, non tutto è risolto e diversi problemi ci sono ancora. Come Confcommercio stiamo lavorando perché ci siano al più presto indennizzi a chi ha avuto danni perché nessuno può essere lasciato indietro”.
Così il Presidente Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli che interviene sull’emergenza.
“L’emergenza c’è stata: oggi finalmente le allerte rosse ce le siamo lasciate alle spalle e, senza dubbio con grande dolore e difficoltà, con il sudore e la fatica di tanti giovani, tanti volontari, della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine, delle Istituzioni, tutti possiamo perlomeno guadare all’immediato futuro.
Si, perché se l’emergenza c’è stata per una larga parte del territorio, un’altra parte del nostro territorio non ha subito alcunché o poco, non ha avuto difficoltà, non è stato allagato: certo per molti l’alluvione ha destato grande paura, ma senza alcun danno immediato o apparente.
Io credo che sia onesto e giusto dirlo, dare anche questo tipo di messaggio perché non può e non deve passare la narrazione che l’intero territorio ravennate, i suoi monumenti e le sue spiagge sono off limits, sono invece vivibili al 100 per 100.
Si è parlato forse poco delle spiagge e del grande lavoro che è stato fatto dagli imprenditori in questi giorni per renderle da subito pronte e fruibili ai turisti o a chi deciderà o sceglierà i nostri lidi per il prossimo ponte del 2 giugno.
Molte attività non hanno subito alcun danno e vogliono ripartire al più presto, pur consapevoli che per altre servirà più tempo.
Non siamo cinici, ma l’economia territoriale deve ripartire dopo questo tragico evento e questo sarà un bene per tutto il tessuto produttivo.
Il messaggio che vorrei lanciare, e sono sicuro di interpretare il pensiero di molti imprenditori ravennati, è quello di invitare gli italiani e gli stranieri a venire qui da noi, a Ravenna, in Romagna, perché noi siamo pronti ad accoglierli, come sempre con la nostra ospitalità, la nostra enogastronomia, il nostro sorriso, la nostra professionalità, la mostra romagnolità.
‘Romagna mia’ – conclude Mambelli – è l’inno della nostra terra e lo è stato in questi giorni di fatiche e lavoro per molti; Romagna mia deve essere anche l’inno della nostra ripartenza, della nostra voglia di fare sempre meglio e del coraggio di guardare sempre avanti”.