Il maltempo sancisce la fine dell’estate che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare una temperatura superiore di 1,04 gradi la media storica che la classifica tra le otto più calde dal 1800. È quanto afferma Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr in riferimento all’allerta meteo per temporali che sancisce l’arrivo dell’autunno con un calo delle temperature di 7-8 gradi entro il weekend con il cambio di stagione (l’equinozio di autunno cade quest’anno alle ore 8,49 di sabato 23 settembre).
Il caldo record in Italia nell’estate 2023 è stato accompagnato da una media di oltre 22 eventi estremi al giorno lungo la Penisola. Siamo di fronte – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – a una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti.
Un’annata nera per l’agricoltura italiana con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i 6 miliardi dello scorso anno a causa dei cambiamenti climatici, sottolinea Coldiretti Emilia Romagna. Oltre un miliardo di danni è stato causato soltanto dalla disastrosa alluvione in Emilia-Romagna, che ha invaso i campi con la perdita di almeno 400 milioni di chili di grano (un terzo del grano tenero nazionale) nei terreni allagati.
A beneficiare delle condizioni climatiche anomale, però, è stata la nascita dei funghi con un’esplosione di porcini e aumenti del “raccolto” fino al +20% rispetto all’anno scorso. A fronte di una stagione dei funghi positiva anche se con profonde differenze da zona a zona, nelle attività di ricerca e raccolta è necessario – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – rispettare alcune semplici ma fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti.
“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – ha dettoMarco Allaria Olivieri, direttore di Coldiretti Emilia Romagna – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque”.
“Servono – conclude Nicola Bertinelli, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna – investimenti anche grazie al Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti”.