Alla luce del maltempo che, ieri, si è abbattuto su ampia parte dell’Emilia-Romagna si è “al lavoro sulla conta dei danni, sull’attivazione dello stato di emergenza regionale e sulla richiesta di stato d’emergenza nazionale, per intervenire al più presto e in maniera efficace per ripristinare quanto distrutto e garantire i rimborsi”.
E’ quanto sostiene, sul suo profilo Facebook, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini in un post intitolato “Maltempo, non c’è pace per l’Emilia-Romagna”.
Emilia-Romagna senza pace, argomenta il suo presidente, perché sono andati in scena “dopo le alluvioni di maggio, la tromba d’aria ieri nel Ravennate, con danni e feriti anche nel Ferrarese, vento e forti precipitazioni e grandinate nelle altre province emiliane.
Grazie alle squadre dei Vigili del Fuoco, alcune ancora al lavoro, e al sistema di Protezione civile regionale da subito al lavoro. Domani pomeriggio – conclude Bonaccini – con la vicepresidente Priolo e l’assessore Corsini faremo un sopralluogo nelle zone più colpite in provincia di Ravenna. Nei giorni successivi nelle altre province”.
Per fare fronte, sul versante economico a quanto accaduto, aggiunge l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, “abbiamo già attivato l’emergenza regionale e chiederemo l’emergenza nazionale, confrontandoci con le altre Regioni, per garantire risorse ai territori colpiti. Procederemo prima possibile per raccogliere le segnalazioni dei danni da grandine estrema attraverso gli strumenti di ricognizione regionale già attivi e a chiedere risorse per le imprese agricole”.
A giudizio dell’assessore emiliano-romagnolo, “chi ha perso tutto il raccolto ha necessità di essere sostenuto, per non rischiare di dover sospendere il proprio lavoro e quello dei propri dipendenti. Gli eventi atmosferici estremi – chiosa Mammi – non danno pace all’Emilia-Romagna. Sono stati coinvolti nei danneggiamenti interi campi di ortaggi e impianti viticoli, in un’area che a macchia di leopardo ha pesantemente interessato tutta la regione”.