“Si legge sulla stampa locale che l’incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, martedì 20 dicembre, nel purtroppo famoso incrocio maledetto di Osteria, è stato teatro di sperimentazione per la prima volta di un nuovo e sofisticato strumento di rilevamento sinistri da parte della Polizia Locale di Ravenna.
Se, come cittadini, possiamo essere ben soddisfatti che il Comune abbia dotato la nostra Polizia Locale di nuova tecnologia al fine di migliorarne il proprio operato in caso di incidente, sinceramente come utenti della strada speriamo che tale tecnologia debba essere utilizzata il meno possibile.
La persona coinvolta nell’incidente di ieri, l’ennesimo avvenuto nell’incrocio dove da anni si chiede la realizzazione di una rotatoria “salvavita”, è stata trasportata in serie condizioni all’ospedale Bufalini di Cesena. Ancora una volta, solo per pura fortuna, non ci è scappato il morto. Preme ricordare, tuttavia, che sebbene l’incidente faccia maggior clamore mediatico quando esso abbia esito mortale ovvero vi siano coinvolti bambini, in realtà qualsiasi incidente, anche di entità minore, può avere sequele importanti per le persone coinvolte, le loro famiglie e tutti gli affetti che vi ruotano intorno.
Non solo. Ogni anno in Italia succedono oltre 150mila incidenti stradali, con più di 200mila feriti e quasi 3mila morti. Tutto questo per un costo sociale di 16,4 miliardi di euro, pari allo 0,9% del Pil nazionale (fonte Aci/Istat 2021).
Ma è davvero intenzione dell’Amministrazione Comunale continuare questa pericolosa sperimentazione sulla vita delle persone, oltre che sugli strumenti della Polizia Locale? Signori, si vogliono allora aprire le scommesse su quanti incidenti dovranno ancora succedere, prima che qualcuno non possa più raccontarlo?
Intanto, in seguito al deposito ufficiale in Comune della petizione che ha raccolto oltre 550 firme per la rotonda salvavita, il prossimo 23 gennaio è stata convocata la commissione consigliare per discuterne la sostanza.
Sarà mia premura portare all’Amministrazione, ancora una volta, nel caso non fossero evidenti, le ragioni di tutti i firmatari della petizione, ma anche di tutte le persone che non sono riuscite a firmarla pur condividendone i propositi, in quanto non sono riuscite materialmente ad apporre la firma sul modulo cartaceo, giacchè quello online non viene accettato dal Comune.”
Flavio Vichi – primo firmatario petizione