Movimento 5 Stelle ancora una volta all’attacco del progetto dell’Ausl Romagna dopo le dimissioni del dottor Fontana: “Siamo a fine 2018, tre anni dopo la partenza ufficiale dell’AUSL Romagna e, purtroppo, continuano ad emergere le lacune che questa immensa astronave non riesce ad affrontare, soprattutto nel migliorare i servizi ai cittadini.
Il 24 maggio di quest’anno, in una Commissione dedicata svoltasi a Faenza, la dirigenza dell’AUSL Romagna, nella figura del suo direttore Tonini, ci illustrava il percorso che si stava mettendo in campo ed in particolare evidenziava le nuove assunzioni del personale, che a metà 2018 raggiungevano le circa seicento unità. Riscontrammo però, purtroppo, che per Ravenna, Faenza e Lugo sarebbero state solo venticinque, salvo turnover. Facemmo notare immediatamente lo squilibrio fra Ravenna e le altre strutture (Forlì, Cesena e Rimini), ma ci fu risposto che le altre tre strutture avevano più necessità.
Per noi il percorso era ed è chiaro: Ravenna avrà la sua centralità e Faenza e Lugo diventeranno strutture leggere di supporto, in poche parole poco più che dei pronto soccorsi, altro che strutture di primo livello.
Non ci meraviglia la decisione del Professor Fontana di lasciare il reparto e ci allarma la lettera apparsa pochi giorni fa sulla stampa di una famiglia che, seppur senza problemi attinenti al parto o all’affollamento del reparto ostetricia faentino, è stata dirottata a Ravenna, con tutte le difficoltà del caso.
Va rimarcato poi come la Casa della Salute non sia ancora attiva per i problemi conosciuti: i medici di medicina generale alle attuali condizioni non sono intenzionati a collaborare.
Nonostante tutto questo, la Regione e le amministrazioni comunali continuano ad appoggiare e difendere questo progetto di AUSL Unica che ad oggi non ha portato né risparmi economici né migliori servizi ai cittadini
Giovedì in Consiglio Comunale chiederemo al Sindaco Malpezzi come intende comportarsi e quali posizioni sta prendendo per fronteggiare questa situazione. Il Movimento 5 Stelle continuerà a difendere la Sanità Pubblica, contrastando con tutte le sue forze la direzione che si è deciso di percorrere, che va sempre più verso il privato”