Dopo Faenza, anche a Castel Bolognese, nella giornata di sabato 15 Giugno durante la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale, si è dato seguito alla nomina dei nuovi consiglieri come rappresentanti locali nel Consiglio dell’Unione della Romagna faentina.
Prendiamo atto dell’arroganza e della prepotenza della Lega che, forte dei suoi tre rappresentanti di opposizione contro uno del M5S, Loretta Frassineti, ha deciso di tagliare fuori il nostro gruppo votando due nomi leghisti, facendo in modo che la voce di 900 cittadini castellani non potrà arrivare dentro l’organo decisionale più importante del nostro territorio.
Un vile, squallido e vergognoso attacco frontale che avrà conseguenze politiche importanti.
Questa scelta segue quella avvenuta nel Consiglio Comunale di Faenza dove hanno deciso di lasciare fuori il rappresentante della lista L’Altra Faenza, venendo meno agli accordi precedentemente presi, seppur solo verbali.
Questi due gravi episodi, a discapito della democrazia e a vantaggio di una forza politica, hanno subito ampiamente dimostrato quanto sia lacunoso il nuovo statuto dell’Unione in tema di tutela della rappresentanza, come noi avevamo più volte preannuciato. Nulla è cambiato, se non in peggio e la maggioranza e tutti quelli che l’hanno appoggiata, che hanno voluto e difeso queste modifiche, dovranno prendersene la responsabilità.
Perchè questo risultato è palesemente figlio anche dell’incapacità di creare regole che salvaguardassero la necessità che tutte le forze politiche venissero rappresentate nel Consiglio dell’Unione.
Ci auguriamo si vorrà tornare a ragionare sugli errori fatti…
E chiaro il messaggio leghista: forti dell’ultimo risultato elettorale si sentono padroni di tutto e liberi di decidere senza rispettare le rappresentanze democratiche espresse dai cittadini nei territori. Vogliono mettere le mani su un organo, l’Unione, che non hanno mai realmente contrastato nel merito (ora vedremo Pederzoli cosa combinerà…), ma piuttosto sempre snobbato e considerato inutile, non partecipando alle sedute consiliari e venendo esclusi per quello (Monti nel 2015), tra l’altro in maniera recidiva (Padovani e Liverani lo furono in Consiglio comunale nel 2014) e disertando completamente i lavori delle commissioni di approfondimento (vedi, tra le altre, quelle sul cambio dello Statuto e sul regolamento della partecipazione).
Il messaggio è sconfortante: si premia l’assenteismo all’impegno, il pressapochismo alla competenza, i calcoli elettorali alla rappresentanza democratica.
Se solo i cittadini seguissero i lavori dei consigli comunali…le cose andrebbero diversamente…
Noi, indipendentemente dalle dinamiche politiche nazionali, non abbiamo e non avremo MAI nulla da condividere con questa Lega locale che rappresenta tutti i valori e gli atteggiamenti contro i quali ci battiamo da anni.
Continueremo a lavorare nel miglior modo possibile e con il massimo impegno nel solo interesse dei cittadini, a batterci sempre per la democrazia e la pluralità di espressione e pensiero e a fare un opposizione dura, seria e propositiva (non solo a chi governa ma anche a chi tiene questi comportamenti inaccettabili).