Osteggiata o favorita, l’Unione della Romagna Faentina è oggi una realtà, unica nel suo genere, divenuta un caso di studio per il conferimento da parte dei Comuni al nuovo ente di tutti i servizi e le funzioni, compreso il personale, ma al contempo in grado di garantire il diritto all’autonomia di ogni organo comunale. Per questo motivo l’istituzione che oggi governa un territorio di 88 mila abitanti e 6 mila imprese sarà al centro di un convegno in programma mercoledì 20 marzo, a partire dalle 14.30, al Teatro Masini, al quale parteciperanno personalità che in questi mesi hanno studiato il modello della Romagna Faentina e fornito il loro contributo alla creazione del nuovo statuto, come il professore Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale