La notizia è giunta improvvisamente, pur se attesa da tempo: l’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, ha riconosciuto ufficialmente il proprio patrocinio alla Maratona di Ravenna Città d’Arte. Un grande riconoscimento, ma soprattutto un plauso pubblico al lavoro compiuto in questi anni da Ravenna Runners Club e alle bellezze di una città come Ravenna che sta sempre più scalando le classifiche di interesse fra le tante città che basano il loro richiamo turistico su cultura e storia.

In una lettera giunta nei giorni scorsi a firma di Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, la celebre organizzazione mondiale ha comunicato di aver accolto la richiesta di concessione del Patrocinio per la Maratona di Ravenna «in considerazione – si legge nella missiva – del significativo valore dell’iniziativa intesa a favorire una più attiva fruizione del nostro Patrimonio Mondiale dell’UNESCO coniugando sport, arte e cultura».

Il mix tra attività sportiva, storia e cultura che da anni Ravenna Runners Club e l’Amministrazione comunale della città stanno portando avanti in occasione della Maratona, che quest’anno animerà il weekend dall’8 al 10 Novembre, continua dunque a dare frutti e produrre risultati considerati incredibili sino a poco tempo fa. Ravenna entra così a fra parte della rete delle Maratone UNESCO, network del quale hanno già fatto parte Roma, Firenze, Venezia, Verona, Ferrara e Palermo.

Da una parte l’organizzazione di RRC che sta gestendo e implementando sempre più un evento internazionale di grande richiamo sportivo e aggregativo. Dall’altra un territorio, ed in particolare una città ricca di storia e arte come Ravenna, pronta a mettere in vetrina le sue bellezze, a partire dagli otto monumenti paleocristiani riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996. Otto siti famosissimi come la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, i Battisteri degli Ariani e degli Ortodossi, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo ed in Classe, la Cappella Arcivescovile ed il Mausoleo di Teodorico. Tutti immancabilmente toccati dal percorso della Maratona di Ravenna Città d’Arte, così come altri punti attrattivi della zona fra musei e monumenti.

«Per tutta la nostra società – dice Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club, associazione che organizza la Maratona – è un grandissimo riconoscimento che ci riempie d’orgoglio e, allo stesso tempo, ci investe ulteriormente di un ruolo di promotori del territorio che trascende dalla sola organizzazione di un evento sportivo internazionale, aspetto già di per sé molto impegnativo. Vorrei ringraziare lo staff di RRC, e in particolare la segreteria organizzativa della società, perché solamente grazie alla perseveranza, all’attenzione nel lavoro quotidiano e alle capacità gestionali, è giunto questo importantissimo Patrocinio».

«Aver ottenuto il Patrocinio dell’Unesco – sottolinea il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale a nome di tutta l’Amministrazione comunale – ed essere stati inseriti nella rete delle città sede di Maratone e monumenti dichiarati Patrimonio dell’umanità come Roma, Firenze e Venezia ha una valenza davvero significativa. La Maratona di Ravenna Città d’Arte è un evento straordinario di caratura internazionale, capace di coniugare in una sintesi perfetta sport, arte e turismo. Questo appuntamento, che rappresenta anche un’eccezionale veicolo promozionale per le bellezze di Ravenna e del suo territorio, è entrato nel cuore della nostra comunità e a pieno titolo fra quelli più attesi da atleti, semplici appassionati della corsa, cittadini e turisti che, cogliendo questa occasione, hanno la possibilità di correre toccando tutti i monumenti Unesco, altri luoghi significativi del nostro patrimonio artistico e non solo, il centro storico, la pineta, fino ad arrivare al mare. Ravenna e la sua Maratona rappresentano un esempio di come vita sana e turismo sostenibile siano un connubio davvero vincente».

«Sport, arte e cultura costituiscono ormai le tessere di un mosaico prezioso – dice il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – in grado di unire valori, passioni e bellezze dei nostri territori. Questo importante traguardo, raggiunto da Ravenna, è un valore aggiunto non solo per la città, ma per l’intera Emilia-Romagna. Perché essere al pari di realtà come Roma, Firenze e Venezia nella rete delle città sede di Maratone e monumenti dichiarati Patrimonio dell’umanità Unesco, è un riconoscimento che premia la bellezza di un contesto artistico, storico e di vivibilità unico e famoso nel mondo, che mette in valore il complesso delle eccellenze della nostra terra. Come Regione -prosegue ancora Bonaccini – crediamo nello sport per i valori che racchiude in sé e per l’importanza dell’attività motoria nella tutela della salute. Ma sappiamo anche che lo sport può e deve essere anche un importante volano per il turismo e per l’economia regionale. Credo davvero che questo riconoscimento dimostri ancora una volta che l’Emilia-Romagna e le sue Città d’arte sono pronte ad avere un ruolo ancor più da protagoniste nei grandi appuntamenti sportivi internazionali, oltre che nei più importanti circuiti turistici. E credo che ciò che oggi potrebbe sembrare solo un sogno, potrebbe diventare realtà, lavorando di squadra: portare qui le Olimpiadi del 2032, insieme a Firenze e alla Regione Toscana».