a serie di spettacoli Storie di Ravenna, quest’anno alla seconda edizione con partenza il 21 ottobre, nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti, ma utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Definito come un “carotaggio” nella storia della città, si tratta di una serie di incontri composti in forma di mappe narranti, a cura di un attore (Luigi Dadina), uno studioso d’arte (Giovanni Gardini) e uno storico (Alessandro Luparini). Sei attraversamenti per scandagliare il passato e interrogare il presente, cercando tracce di racconto nelle archeologie e nelle icone, nelle narrazioni orali e nelle carte. Un vero e proprio racconto a più voci, corredato di immagini e letture, che vuole arrivare a un pubblico vasto ed essere anche un momento di incontro e condivisione.
Ogni appuntamento della rassegna sarà seguito da un momento conviviale enogastronomico curato da un professionista ravennate, grazie alla collaborazione con ChefToChef/RavennaFood.
Quest’anno la rassegna è sostenuta da Nuova Olp, BCC Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese.
Inoltre, in sinergia con Fondazione RavennAntica e MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, esibendo il biglietto legato a uno degli appuntamenti di Storie di Ravenna, si avrà diritto all’ingresso ridotto al nuovo Museo Classis Ravenna e al MAR.
I singoli biglietti e i carnet per tutti e sei gli appuntamenti di Storie di Ravenna sono già in vendita presso la biglietteria del Teatro Rasi.
Nel programma di quest’anno Luigi Dadina, Giovanni Gardini e Alessandro Luparini, insieme agli ospiti che si avvicenderanno sul palco del Rasi, racconteranno le vicende di figure significative quali Galla Placidia e Pietro Crisologo (21 ottobre), l’imperatore Giustiniano e l’arcivescovo Massimiano (11 novembre), fino ad Andrea Agnello e al suo Liber Pontificalis (9 dicembre), in un percorso che prende le mosse dalla Ravenna imperiale per riflettere sugli snodi decisivi della storia antica della città. La seconda parte sarà invece un affondo nella storia del Novecento, dalla Settimana rossa del giugno 1914 (20 gennaio) alla marcia fascista su Ravenna del settembre 1921 (17 febbraio), fino alla battaglia delle valli e alla liberazione di Ravenna (16 marzo).
«Storie di Ravenna è frutto di un intenso e preciso lavoro di ricerca e studio della nostra città – afferma l’assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino – con l’obiettivo nobile di coinvolgere un pubblico ampio in questi attraversamenti storici. Si tratta di sei appuntamenti con il passato di Ravenna che non si limitano alla rievocazione e alla memoria, ma si fanno strumento di riflessione e di creazione di futuro, perché è solo conoscendo il nostro passato che possiamo progettare il nostro futuro e vivere consapevolmente il presente. Il linguaggio teatrale in questo progetto si fa portatore di una grande responsabilità, anche civica».
Alla tradizione del trebbo si aggancerà inoltre il momento conviviale che seguirà ogni appuntamento di Storie di Ravenna, grazie alla collaborazione con il progetto ChefToChef/RavennaFood. Il teatro è un palcoscenico da riempire con un pubblico che partecipa e attori che esprimono la loro identità interpretando un pensiero d’autore. E così un cuoco di ChefToChef/RavennaFood fa nascere in un piatto la propria idea dei cinque sensi e dei cinque gusti in base alla propria cultura che non può prescindere da quella del suo tempo. Gli chef che parteciperanno sono Mattia Borroni (Ristorante Alexander), Filippo Campegiani (L’Alighieri caffè cucina), Matteo Salbaroli ed Edoardo Salbaroli (Osteria l’Acciuga, Cucina del condominio), Alan Ricci (Ristorante Molinetto) e Pierpaolo Spadoni (Osteria del Pancotto).
Per questa stagione, poi, Ravenna Teatro apre ed estende il percorso di Storie di Ravenna (grazie alla collaborazione con Laura Orlandini, dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia), che la cittadinanza ha accolto molto favorevolmente lo scorso anno, alle Scuole Secondarie di secondo grado, fornendo alle classi la possibilità di assistere in orario scolastico alle repliche dello spettacolo in scena la sera precedente. L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti per approfondire la conoscenza dei luoghi vissuti nel loro quotidiano, attraverso le molteplici prospettive storiche, artistiche e sociali. Un percorso che risponde alla necessità, espressa di recente anche da autorevoli studiosi e scrittori, di riportare la storia al centro della scena e della vita scolastica, sviluppando una riflessione che possa conciliarsi con l’educazione alla cittadinanza. Attraverso il racconto teatrale si vuole proporre infine uno strumento e una modalità diversa per avvicinarsi allo studio della storia, coinvolgendo gli studenti in una esperienza a cui prende parte un pubblico ampio della propria città.
Primo appuntamento
lunedì 21 ottobre 2019
ore 18
Ravenna capitale. Galla Placidia e Pietro Crisologo
con Alessandro Luparini (storico e direttore della Fondazione Casa Oriani), Giovanni Gardini (Museo Diocesano di Faenza-Modigliana), Maria Cristina Carile (Dipartimento di Beni Culturali, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna), Elisa Emaldi (Museo Nazionale di Ravenna) e Franco Masotti (Direttore artistico Ravenna Festival).
Il primo appuntamento di Storie di Ravenna ci porta nel V secolo d.C., quando la città era capitale dell’Impero romano d’Occidente, e lo fa attraverso due figure particolarissime quali Pietro Crisologo e Galla Placidia. Giovanni Gardini e Maria Cristina Carile racconteranno di Pietro Crisologo vescovo di Ravenna nella prima metà del V secolo e della sua alta oratoria. I suoi sermoni ebbero un valore enorme e gli valsero l’appellativo di Crisologo (dal greco, “dalle parole d’oro”). Galla Placidia sarà invece raccontata tramite due luoghi straordinari. La basilica della Santa Croce (accanto al cosiddetto mausoleo di Galla Placidia) e la basilica di San Giovanni Evangelista (nello specifico i mosaici perduti al suo interno, sorta di manifesto politico dell’imperatrice). Elisa Emaldi ci dirà dove trovare a Ravenna il volto di Galla Placidia, mentre Alessandro Luparini condurrà il pubblico ai tempi della Ravenna capitale napoleonica. Franco Masotti infine metterà in cortocircuito storia e musica, con una leggenda tutta da ascoltare.
Il momento conviviale enogastronomico per questa prima data è curato dallo chef Mattia Borroni del ristorante Alexander di Ravenna.
Storie di Ravenna
Inizio ore 18
lunedì 21 ottobre – Ravenna capitale. Galla Placidia e Pietro Crisologo.
lunedì 11 novembre – «Cesare fui e son Iustiniano». L’imperatore Giustiniano e l’arcivescovo Massimiano.
lunedì 9 dicembre – L’eloquenza della parola. Andrea Agnello e il Liber Pontificalis.
lunedì 20 gennaio – La festa della rivoluzione. La settimana rossa del giugno 1914
lunedì 17 febbraio – “All’armi siam fascisti!”. La marcia su Ravenna del settembre 1921
lunedì 16 marzo – Una storia partigiana. La battaglia delle valli e la liberazione di Ravenna
Giovanni Gardini
Impegnato nella ricerca e nella divulgazione dell’iconografia intesa come espressione della vita e della cultura degli uomini, è docente presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Forlì, Rimini, Firenze e Arezzo. Lavora al Museo Diocesano e alla Biblioteca Card. Cicognani della Diocesi di Faenza-Modigliana. Ha al suo attivo numerosi articoli e saggi.
Alessandro Luparini
Fiorentino naturalizzato ravennate, dirige dal 2014 la Fondazione Casa di Oriani-Biblioteca di Storia Contemporanea, dopo avere collaborato per dieci anni con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia. Storico contemporaneista, formatosi sullo studio dei partiti e dei movimenti politici italiani a cavallo fra Otto e Novecento, è autore e curatore di numerose pubblicazioni di storia politica e sociale ravennate.
BIGLIETTI
Ingresso unico 3 €
Carnet 6 ingressi 15 €
Buffet 7,00 €
Informazioni e prenotazioni Ravenna Teatro c/o teatro Rasi via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239, organizzazione@ravennateatro.com
Biglietteria del Teatro Rasi, tel. 0544 30227, aperta il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo