Lunedì 30 agosto terzo appuntamento con la rassegna A Kind of Magic, la rassegna dedicata al pubblico giovane al cinema e all’intrattenimento di qualità in piazza della Molinella, organizzata dal cineclub Il Raggio Verde all’interno del calendario 2021 dell’Arena Borghesi.
La proiezione inizierà alle 21.15. Piazza della Molinella sarà aperta al pubblico a partire dalle 20.30
La serata, ad ingresso gratuito, sarà l’occasione per vedere (e rivedere) Veloce come il vento, il film d’azione ambientato nel mondo delle corse Gran Turismo, diretto da Matteo Rovere, con un cast d’eccezione in cui spiccano Stefano Accorsi (vincitore per questo ruolo del Nastro d’Argento e del David di Donatello) e Matilde De Angelis, nel ruolo che ha lanciato la sua carriera.
Nastro d’argento 2016 per il miglior attore protagonista (Stefano Accorsi) e per il miglior montaggio (G. Vezzosi) David di Donatello 2017 per miglior attore protagonista, miglior montaggio, migliori effetti digitali, miglior fotografia, miglior suono e miglior trucco
Trama: Giulia De Martino vive in una cascina nella campagna dell’Emilia-Romagna con il fratellino Nico. Sua madre se ne è andata (più volte) di casa, e suo fratello maggiore Loris, una leggenda dell’automobilismo da rally, è diventato un “tossico di merda” parcheggiato in una roulotte. Quando anche il padre di Giulia, che aveva scommesso su di lei come futura campionessa di Gran Turismo usando come collaterale la cascina, la lascia sola, Giulia si trova a gestire lo sfratto incipiente, il fratellino spaesato e il fratellone avido dell’eredità paterna. Ma la vera eredità dei De Martino è quella benzina che scorre loro nelle vene insieme al sangue e quel talento di famiglia, ostinato e rabbioso, per le quattro ruote.
Veloce come il vento di Matteo Rovere è una vera sorpresa. Un piccolo grande esempio di ciò che si può fare con pochi ingredienti trattati con cura. Piccolo perché non è certo un film ad alto costo, eppure non manca niente, chi cerca prodezze da videogame ripassi i vari Race e Fast and Furious. Grande per come declina in chiave italiana una parabola che sembra caduta da un angolo sperduto degli Usa, ma solo perché il nostro cinema non va più a caccia di storie e di ambienti. Mentre qui c’è un microcosmo preciso, con tutte le sue
belle mitologie già apparecchiate: il mondo delle corse GT, che fra un rombo e una derapata accoglie a meraviglia i sentimenti estremi di una storia di famiglia e redenzione basata sul classico scontro tra opposti. Intonatissima Matilde De Angelis, entusiasmante Stefano Accorsi, al suo meglio storico, Roberta Mattei, forse l’unica figura sacrificata del film.
Un crescendo catartico quasi alla Rocky, ma sempre palpitante e credibilissimo. Un po’ perché nutrito di mille dettagli autentici, a partire dalla lingua, che mescola il gergo dei motori a musicalità emiliano-romagnole. Un po’ perché, tra curve e bravate, la solida trama spettacolare poggia sempre su un nitido sottotesto affettivo che rende quei due fratelli così diversi quasi una metafora di due possibili Italie: una operosa e una parassitaria, una rispettosa delle regole, l’altra pronta a travolgerle. Anche se naturalmente è proprio quando queste due anime si incontrano che prendono il volo. Film che recupera in chiave mitologica un bel pezzo di Italia.
(Fabio Ferzetti, Il Messaggero)
Non sarà così che si vince un Festival, ma è così che si rifonda un sistema: senza paura di osare, realizzando ciò che si vorrebbe vedere sullo schermo.
(Sara Sagrati, Nocturno)
Domenica 29 agosto il calendario dell’Arena Borghesi proporrà invece il film “Sulla infinitezza”, regia di Roy Andersson, film premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Argento per il miglior regista (nominato anche come miglior film) e agli European Film Awards per gli effetti speciali.