L’Amministrazione comunale di Lugo è impegnata nella ricerca di fondi per ampliare le proprie capacità di investimento. Giovedì 5 settembre la giunta comunale ha approvato la richiesta di finanziamento regionale per tre progetti inerenti il settore dello spettacolo.

Il primo riguarda il museo «Francesco Baracca», e nello specifico il restauro di due proservizi dell’ala nord, più precisamente una porzione dell’ala nord che mira a «svelare» una nuova sala finora non accessibile al pubblico; il secondo intervento riguarda il garage-laboratorio con una serie di lavori per lo più a carattere strutturale, mirati e minimali, che consentiranno di ricavare due ambienti (uno a piano terra e uno al piano primo) dove si potranno allestire sezioni didattiche per le scolaresche che vanno in visita al museo.

Il progetto di restauro e ampliamento presentato si inserisce in un disegno più ampio e a lungo raggio che intende restituire alla città e comunità, e ai visitatori del museo, due edifici storicamente connessi: l’edifico che oggi ospita il museo con quello che ora è conosciuto come palazzo Tamba, costruzione quasi speculare e a cui il museo attuale si collegherà: sia fisicamente, tramite le ali laterali dei due rispettivi palazzi e i due giardini interni (ora separati da un muro divisorio), sia concettualmente e tematicamente tramite contenuti progettuali ed espositivi che amplieranno le narrazioni e i percorsi del museo.

Il costo complessivo dell’intervento è stimato in circa 650mila euro.

Il secondo luogo per il quale è in corso la ricerca di contributi è il nuovo auditorium comunale, in fase di costruzione, a cui si vuole dare una valenza territoriale più ampia, capace di coinvolgere tutto il territorio della Bassa Romagna, completando la definizione degli spazi al piano terra.

L’investimento consiste nell’acquisizione di dotazioni tecnologiche e materiali – inizialmente non previste – che consentano all’auditorium tra le altre cose di ospitare al piano terra il progetto «Open labs Bassa Romagna».

Quest’ultimo progetto rientra nell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) della Bassa Romagna e riguarda la creazione di laboratori aperti di cittadinanza digitale, luoghi in cui innescare e supportare processi di trasformazione digitale, innovazione e informatica applicata a contesti sociali e di servizio al miglioramento della qualità della vita, all’alfabetizzazione informatica per ridurre il digital divide.

Nell’ambito di Open labs, l’Unione della Bassa Romagna ha avviato un percorso di progettazione partecipata degli spazi e in particolare dei servizi che si realizzeranno all’interno dell’edificio e che tengano conto di tutti i suoi usi, in un’ottica di gestione integrata delle funzioni e di una sostenibilità economica di lungo periodo.

Questo investimento va ad aggiungersi alle funzioni per cui è stato inizialmente pensato il nuovo auditorium, uno spazio in cui sarà possibile realizzare spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti, conferenze e altre attività di pubblico spettacolo.

Il progetto ha un costo complessivo di circa 500mila euro e riguarda l’acquisto di materiali e la loro installazione. La realizzazione dell’auditorium è uno degli interventi di rigenerazione urbana finanziati dal Pnrr con 2.250.000 euro.

Il terzo progetto presentato alla regione per la richiesta di contributi riguarda invece l’area naturalistica protetta dell’ex cava Gattelli e consiste nel rafforzamento delle caratteristiche del luogo a tutela della biodiversità.

Gli ambiti di intervento proposti sono cinque: la creazione, ricostruzione o risanamento di habitat di interesse comunitario, ovvero quegli ecosistemi capaci di garantire sopravvivenza alle specie faunistiche e vegetali protette; la creazione, ricostruzione o risanamento di habitat di specie di interesse comunitario, specie appartenenti alla fauna minore nonché degli insetti impollinatori selvatici; la realizzazione di «ecodotti» faunistici in aree ad elevato rischio di investimento; la creazione di zone umide in connessione con altri elementi a carattere di corridoio ecologico; la rinaturazione e riqualificazione ambientale dei corsi d’acqua, per la conservazione della biodiversità e al contempo della difesa idrogeologica.

Il progetto ha un costo complessivo stimato in circa 457mila euro.

I contributi richiesti possono coprire fino all’80% degli investimenti sul museo Baracca e l’auditorium comunale e fino al 90% delle spese per l’ex fornace Gattelli.

«La ricerca di contributi è fondamentale per garantire al nostro Comune una più ampia capacità progettuale – ha dichiarato la sindaca Elena Zannoni -. I tre progetti che abbiamo candidato sono tutti di estrema importanza per il territorio, ciascuno per le proprie declinazioni, tuttavia i tempi per la loro realizzazione sono fortemente vincolati dalla disponibilità di contributi esterni. Per questo la partecipazione ai bandi (regionali, statali, europei) è un’attività spesso invisibile, ma di primaria importanza per i nostri uffici».