Lugo è risultata tra le sei città finaliste per il prestigioso titolo di Capitale italiana del libro 2023.
Il sindaco Davide Ranalli, con l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati, la direttrice della biblioteca Trisi Maria Chiara Sbiroli e la responsabile del servizio istituzioni culturali Giuditta Lughi, ha incontrato la giuria nominata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Nel corso dell’audizione, svolta in modalità on line, i rappresentanti dell’Amministrazione hanno esposto il progetto alla base della candidatura di Lugo.
“Poter raccontare il nostro progetto alla giuria è stato motivo di grande soddisfazione – ha spiegato il sindaco Davide Ranalli – . Questa candidatura ha attivato tante energie nel nostro territorio e il viaggio che abbiamo intrapreso finora è stato entusiasmante. Confidiamo di aver trasmesso al meglio i nostri punti di forza. Ne è valsa la pena”.
Il dossier di candidatura si snoda attorno al concetto di esplorazione– della lettura e dei motivi della non lettura – contando anche sul fatto che il 2023 è il 230° anniversario della nascita dell’esploratore, cartografo e geografo Agostino Codazzi, illustre cittadino lughese nato nel 1793 che ha contribuito a gettare le basi della cartografia in Colombia e in Venezuela. Dopo l’annuncio della candidatura e l’evento pubblico al Teatro Rossini, tutta la città, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, si è attivata attorno a questa sfida che sta arrivando alle battute finali.
Lugo si è candidata a capitale italiana del libro 2023 con il sostegno della Regione Emilia-Romagna a cui si sono aggiunti quello dell’Università di Bologna, del Comune e della Provincia di Ravenna e della Biblioteca Classense. Recentissima la relazione con l’Istituto Geografico Augustin Codazzi di Bogotà che ha assicurato il proprio sostegno per allargare la rete di collaborazioni nel segno del grande esploratore.