Le assessore Gallegati e Valmori intervengono in merito alla chiusura forzata del teatro lughese
“Ci uniamo al dispiacere del presidente della Fondazione Teatro Rossini, Domenico Randi, per questo anno di pausa forzata”, ha dichiarato l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati.
“Come annunciato già lo scorso giugno, il nostro prestigioso teatro è in fase di manutenzione straordinaria e di consolidamento sismico, interventi indispensabili per garantire la sicurezza dell’edificio in futuro e migliorare la sua resistenza in caso di fenomeni sismici – ha spiegato l’assessora al Patrimonio Veronica Valmori -. Si tratta di un intervento, sempre condiviso con la direzione della fondazione Teatro Rossini, che non potevamo rimandare, necessario e indispensabile per la nostra città, nonché un atto di responsabilità verso il nostro patrimonio”.
“Purtroppo – ha aggiunto l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati – è impensabile di poter disporre di un altro luogo all’altezza del nostro teatro. Questo però non significa che la nostra città non vedrà eventi culturali di rilievo per un anno, significa piuttosto che studieremo alternative adatte al contesto. L’adeguamento sismico è un investimento di oltre mezzo milione di euro, fondi che vanno alla cultura, perché prendersi cura del patrimonio fa parte della cultura”.
Il termine dei lavori al Teatro Rossini è previsto per ottobre 2020. In particolare, le opere antisismiche saranno effettuate nella parte superiore delle murature longitudinali esterne (interessando le zone comprese tra il boccascena e la parte retrostante del palcoscenico), nelle murature del foyer del teatro, consolidando le pareti portanti perpendicolari alla facciata principale, e nella struttura del boccascena medesimo.
Le opere edili e di restauro riguarderanno il ripristino degli intonaci delle facciate esterne, nelle parti interessate dalle opere antisismiche e, all’interno, il ripristino degli intonaci del foyer e del boccascena con le tecniche del restauro architettonico-artistico.
Il progetto prevede inoltre opere meccaniche, elettriche, speciali e antincendio nonché relative al miglioramento degli apparati scenotecnici, per garantire l’efficienza degli impianti tecnologici e soddisfare il comfort interno dello storico, settecentesco, teatro comunale in stile “barocco all’italiana”.
I lavori relativi alla sismica sono eseguiti dalla Iton di Reggio Emilia, mentre le opere di restauro sono affidate al Laboratorio del restauro di Ravenna. Gli interventi prevedono un investimento complessivo di quasi 570mila euro.