Venerdì 12 maggio alle ore 21, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, l’ex poliziotto Nicola Longo presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo libro autobiografico “Macaone” edito da Rubettino. La serata ad ingresso libero sarà introdotta da Nevio Casadio.
“Macaone” è un romanzo autobiografico e i fatti raccontati non sono frutto della fantasia dell’autore. Tutto è incredibilmente vero, perché è storia. Nicola Longo, racconta alcuni degli episodi più significativi della sua carriera di poliziotto e servitore dello Stato. Un viaggio nel tempo, che parte dai luoghi incantati della sua infanzia, Taurianova e Polistena nella Calabria degli anni Cinquanta, e attraversa l’Italia intera e le contraddizioni di uno dei periodi più complessi del nostro Paese. In queste pagine, di adrenalina e passione, emerge la spiccata sensibilità di un personaggio che ha ispirato intere generazioni di poliziotti e che oggi, con serenità, prova a mettere ordine nel suo complesso passato. Sullo sfondo anche una Roma crepuscolare e decadente che s’inoltra tra i vicoli in ombra conducendoci per mano ad “ascoltare” il buio, le tensioni accumulate, talvolta con amarezza. Federico Fellini, che a Nicola Longo era legato da profonda amicizia, avrebbe voluto farne un film, riconoscendo la «vita straordinaria e affascinante di questo Eroe Buono che cavalca il pericolo con serena quotidianità, sacrificando gli affetti più importanti e rischiando più del dovuto nell’ostinata ricerca di giustizia e verità».
Nicola Francesco Longo (Taurianova, 2 ottobre 1943) è un criminologo e poliziotto italiano, funzionario di Polizia in quiescenza. Rimasto gravemente ferito per la seconda volta in un conflitto a fuoco nel 1978 (in precedenza nel 1972) durante la convalescenza scrisse un racconto destinato alle scuole e finalizzato alla prevenzione della tossicodipendenza con il quale esordì nella narrativa. Il testo venne letto dallo sceneggiatore Tonino Guerra, che lo sollecitò a proseguire la carriera di scrittore.
La vita e il lavoro in Polizia di Nicola Longo, hanno ispirato diversi film di genere poliziesco tra gli anni settanta e ottanta, come la serie interpretata da Tomas Milian nei panni dell’ispettore Nicola Giraldi, “La via della droga” e “Il grande racket” di Enzo G. Castellari con Fabio Testi nei panni del maresciallo Nicola Palmieri. Tonino Guerra presentò Longo sia al regista russo Andrej Tarkovskij che a Federico Fellini. Quest’ultimo decise di trarne un film e insieme firmarono un contratto con l’Operafilm, ma il film non fu mai realizzato a causa di un dissidio tra il regista riminese e il produttore. Fellini pensò allora di girare una serie televisiva poliziesca ispirandosi ai casi criminali che gli raccontava Longo ma anche questo progetto, per diversi problemi, non vide la luce.