Sono partite queste mattina le indagini dell’Università di Parma sulla caratterizzazione ecologica del lago dell’Oasi del Loto. Il Comune ha affidato questa attività al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’università di Parma. Oggi, il prof. Marco Bartoli e il prof. Rossano Bolpagni, del laboratorio di ecologia acquatica si sono recati presso il lago per avviare le prime attività: prelevamento di campioni d’acqua e scansione batimetrica.
L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di verificare la qualità delle acque per comprendere anche quale sia il motivo alla base della mancata fioritura del loto che ha caratterizzato lo specchio d’acqua.
“Il lavoro di questi esperti sarà molto prezioso per noi, per capire e decidere – spiega l’assessora all’Ambiente Maria Pia Galletti, – assieme ai motivi che ostacolano la fioritura del loto potremo ipotizzare come far eventualmente convivere questa specie che non è autoctona con la vicina area di riequilibrio ecologico. Sarà un percorso importante per tutti visto che saranno organizzati anche dei momenti pubblici di restituzione”.