Oggi il sindaco di Lugo Davide Ranalli e l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati hanno fatto visita agli scavi archeologici al castello di Zagonara, dove sono in corso le nuove operazioni per la ricerca dei resti presenti in questo sito archeologico.
Il sindaco ha incontrato sul posto gli archeologi che si occupano degli scavi e il responsabile dell’intervento Marco Cavalazzi, che ha illustrato i lavori in corso e quanto ritrovato al momento. In particolare, gli scavi di quest’anno hanno interessato un’area più vasta e hanno portato alla luce la dimensione massima della chiesa con il suo porticato, orientata a est-ovest, secondo lo schema classico. Nelle nuove aree interessate dagli scavi è stato individuato un fossato e le mura esterne del villaggio, che presumibilmente era composto da una ventina di nuclei famigliari, per un totale di circa cento abitanti.
“I ritrovamenti effettuati anche in questa campagna di scavi al castello di Zagonara ci permettono di avere ulteriori informazioni alla nostra storia, con nuovi e importanti tasselli che si aggiungono al nostro patrimonio culturale – ha dichiarato Davide Ranalli -. Pensiamo sia utile condividere questi risultati con tutti i cittadini e per questo vogliamo organizzare anche quest’anno un open day che permetta a tutti di ammirare queste scoperte”.
Gli scavi proseguiranno fino al 21 settembre, mentre è in programma per martedì 28 agosto un open day, durante il quale i cittadini potranno visitare il sito archeologico.
La nuova campagna estende la ricerca alle zone intorno alla chiesa, per ampliare la conoscenza della topografia di questo sito archeologico fino alle strutture fortificate del castello e scoprire le fasi anteriori alla sua costruzione, datata dalle fonti scritte al XIII secolo.
Le indagini di scavo nel castello di Zagonara sono iniziate nell’estate dello scorso anno, come prosecuzione di un’indagine archeologica che il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna ha iniziato nel 2009 nella bassa pianura ravennate, sotto la direzione scientifica del professor Andrea Augenti e il coordinamento del professor Marco Cavalazzi
Nella prima campagna di scavo archeologico sono stati indagati più di 350 mq in sei settimane di lavoro con un’equipe di 16 archeologi. Sono stati inoltre raccolti più di 5500 reperti archeologici, in particolare composti da ceramiche e altri reperti di uso domestico con una datazione che va dal I secolo avanti Cristo fino all’età rinascimentale e moderna. I risultati dello scavo dell’estate 2017, che aveva inizialmente l’obiettivo di valutare le potenzialità archeologiche del sito, hanno permesso di portare alla luce strutture di grande interesse storico, come le strutture della chiesa del castello di Zagonara e di Sant’Andrea, nota nelle fonti a partire dagli inizi del XI secolo.