È allestita fino al 26 gennaio alle pescherie della Rocca di Lugo la mostra «Fango, acqua e arte», collettiva che espone opere scultoree di Tullo Golfarelli, Domenico Rambelli, Ercole Drei e Angelo Biancini.
Curata da Sergio Baroni e Massimiliano Fabbri, in collaborazione con la Galleria Baroni di Milano e la delegazione Fai di Ravenna e Lugo – e allestita per la prima volta alla Galleria Baroni di Milano poco meno di un anno fa -,la mostra mette in dialogo in quattro grandi scultori romagnoli vissuti tra Otto e Novecento, attraverso una selezione di venticinque terrecotte, ceramiche, bronzi e marmi che coprono un arco temporale che va dal 1888 al 1972.
La collocazione lughese di un’esposizione nata come reazione/riflessione all’alluvione del maggio 2023 stabilisce una diretta connessione con il patrimonio artistico cittadino e in particolare il capolavoro del faentino Domenico Rambelli dedicato a Francesco Baracca, che fa sì che «Fango, acqua e arte» rientri a pieno titolo nel progetto Matrice, che collega nello spazio e nel tempo musei e luoghi storici di Lugo con arte, sguardi e movimenti contemporanei.
L’esposizione delle Pescherie stimola un confronto tra artisti provenienti dal medesimo ambito geografico, ma appartenenti a stagioni differenti, offrendo un costante rimando al contesto politico, sociale e culturale in cui le opere sono nate: dal Risorgimento al regime fascista, fino alla Resistenza e alla Liberazione.
«Fango, acqua e arte» sarà visitabile fino a domenica 26 gennaio, a ingresso gratuito, il giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, il sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.