La Regione spieghi “per quale motivo i comuni del territorio Lughese non rispettano il pubblico servizio di accensione dell’illuminazione per almeno 4mila ore annue”.
È la richiesta di Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione nella quale vuole anche sapere “come l’amministrazione ritenga opportuno agire”. Alla consigliera sono arrivate segnalazioni dai cittadini che l’illuminazione pubblica nel territorio lughese “durante le ore notturne viene spenta nelle aree extraurbane dalle 00.30 alle 5.00 e nei centri urbani dalle ore 1.00 alle ore 5.00”.
Una direttiva di applicazione della legge regionale 19 del 2003 (inquinamento luminoso e risparmio energetico) afferma che “deve comunque essere garantito, per gli impianti accesi durante l’arco dell’intera notte, un funzionamento (lampade accese) annuo minimo non inferiore a 4mila ore”. Gli orari di spegnimento, conclude Evangelisti, “non consentono di raggiungere il limite minimo di 4mila ore annue di accensione dell’illuminazione pubblica in quanto in media si raggiungono le 2.500 ore di accensione circa”.