Sabato 9 novembre la cooperativa sociale Cials ha presentato al Salone Estense della Rocca di Lugo la pubblicazione Inclusione sociale e territorio: esperienze e prospettive, un modo per raccontare i suoi quasi 40 anni di attività rivolta alle persone disabili e svolta nel territorio lughese.
All’evento hanno partecipato il vicesindaco di Lugo Pasquale Montalti, la presidente Romina Maresi, il presidente di Legacoop Romagna Mario Mazzotti e il professore ordinario di Economia Politica dell’Università di Bologna Flavio Delbono che ha tenuto un intervento intitolato Le comunità nella nuova geografia dei mercati.
Nel corso dell’evento è stato letto il messaggio inviato dal sindaco di Lugo Davide Ranalli. “La cooperativa Cials fa da anni uno straordinario lavoro a favore delle tante ragazze e ragazzi che fanno parte di questa realtà – ha scritto il primo cittadino -. Cials rappresenta senza dubbio una delle espressioni più identitarie della nostra città ed è la concretizzazione dello spirito cooperativistico e del riformismo democratico che hanno caratterizzato la storia di questa città e, più in generale, di questa regione. Voglio concludere questo mio saluto con un abbraccio sincero e affettuoso nei confronti di chi, in questa vostra esperienza, ha fortemente creduto. A Maccolini voglio portare la gratitudine di una comunità, quella lughese, che può dirsi fiera di avere tra i loro figli migliori una figura come la sua da cui tante ragazze e ragazzi, in questa epoca così arida ed egoistica, dovrebbero trarre esempio”.
Nel corso dell’incontro è stata annunciata l’unione tra le cooperative Cials e San Vitale, che opereranno negli ambiti in cui hanno maturato esperienza e competenza: i servizi per il lavoro e il sostegno alla persona. Sono quattro i progetti che saranno sviluppati prossimamente: agricoltura sociale, cultura accessibile, educazione speciale e lo sviluppo della vita indipendente. Per quanto riguarda il primo punto, si prevedono il ripristino del forno per fare il pane nell’aia, la sperimentazione di nuove produzioni biologiche da inserire nel mercato privato e la realizzazione di servizi integrativi di animazione e valorizzazione della tradizione del territorio. C’è poi la cultura accessibile con la realizzazione di una libreria-punto di incontro nei locali nei pressi della stazione dei pullman in cui poter promuovere la vendita di libri usati, scolastici e non, offrendo contestualmente l’opportunità di partecipare a laboratori e gruppi per coinvolgere giovani studenti a rischio di devianza o marginalità o comunque interessati a condividere uno spazio di ascolto. Per l’educazione speciale è in programma l’ampliamento del raggio di intervento già attivo col progetto per l’età evolutiva “Laboratorio di Merlino”, sviluppando risposte specifiche di centri estivi abilitativi per bimbi e ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Infine, nell’ambito dello sviluppo di programmi per la vita indipendente si intende sviluppare un piccolo ‘gruppo appartamento’ in cui poter sperimentare periodi di sollievo o di palestra di abilità per giovani con disabilità del territorio.
“Ho conosciuto la cooperativa Cials alcuni anni fa attraverso il racconto di chi l’ha presieduta per molto tempo – ha spiegato la presidente Romina Maresi -. Tutti conoscono il lavoro dei ragazzi della Cials. Li vediamo per strada, sui furgoni zeppi di ramaglie, curvi sui rastrelli a raccogliere fogliame e residui di potature. E i passanti gli sorridono, controllano il lavoro svolto e chiedono rassicurazioni sugli sfalci in programma. È anche per questo che la Cials è nel cuore di tutti. Con questo piccolo volumetto e l’iniziativa di quest’oggi raccontiamo una parte di questa storia. Un racconto che considero realmente formativo, maieutico e catartico. Un modello che mette sempre al centro le persone e non i capitali”.