È stata una cerimonia pubblica particolarmente intensa quella che si è tenuta lo scorso 10 aprile presso il monumento al reggimento Jaipur Infantry, nell’angolo tra via Mentana e viale Europa a Lugo. La sindaca, i rappresentanti delle associazioni d’arma e combattentistiche, molti cittadini e alcune scolaresche delle scuole Baracca e Gherardi si sono ritrovati per commemorare il sacrificio dei soldati indiani del 1° battaglione del reggimento Jaipur Infantry (17a brigata dell’8a divisione), che liberarono Lugo esattamente 80 anni fa, il 10 aprile del 1945.
Il loro eroismo è stato ricordato da Renzo Preda dell’Unuci, che ha sottolineato anche il decennale dall’inaugurazione del monumento, progettato dall’architetto Igino Pasi, che celebra i militari indiani.
Nel corso delle celebrazioni, Daniele Cesaretti, membro onorario della Gurkhas Brigade UK e contributor del sito Victoria Cross, ha approfondito il contributo dei soldati indiani per la Liberazione di molte comunità romagnole, soffermandosi in particolare sulla battaglia del monte San Bartolo, dove la scorsa domenica è stato inaugurato un cippo commemorativo dedicato al soldato gurkha Thaman Gurung.
Alla cerimonia lughese hanno preso parte anche alcune scolaresche che, nel corso della mattinata, hanno completato il progetto dei «Percorsi della Libertà», deponendo mazzi di fiori in ricordo dei protagonisti della Liberazione presso i monumenti e nelle strade di Lugo dedicati ai partigiani caduti. Gli studenti hanno letto due poesie – L’uomo libero di Domenico Turco e Lume nel buio, scritta dai ragazzi della classe 3G dell’Istituto Baracca – e intonato Bella ciao insieme a un’insegnante.