Ininterrottamente ai vertici nazionali della lotta greco-romana, nei vari ordinamenti delle diverse età, da quando fu vincitore, a 13 anni, nei Giochi della Gioventù, medaglia d’oro per cinque anni consecutivi nei campionati italiani assoluti, sei volte in Coppa Italia, indossata più volte in campo internazionale con buoni risultati la maglia azzurra, entrato nei veterani a 35 anni e da allora ai vertici mondiali master, Domenico Piccinini, ravennate doc, Carabiniere forestale, non finisce di stupire. Giovedì scorso, 25 aprile, a 55 anni, ha addirittura sbancato il South Point Arena di Las Vegas, dove, partecipando agli internazionali USOPEN 2019 di lotta greco-romana, aperto agli over 25, è salito sul podio più alto nella categoria kg 70 della classe D (over 50).
La spedizione è stata in forse fino all’ultimo, a seguito dei postumi di una grave lesione muscolare subita da Piccinini il 31 marzo scorso nella finale dei campionati italiani master di lotta libera. A Las Vegas ne ha risentito la sua partecipazione, nel primo giorno di gara del 24 aprile, agli USOPEN di lotta libera (alla quale si è dedicato solo recentemente), dove, pur giunto in finale contro Stephen Horton (nella foto), re di questa specialità e suo rivale storico nella greco-romana, si è dovuto accontentare della medaglia d’argento, dopo aver lottato visibilmente contratto per il mancato pieno recupero dall’infortunio.
È stata però epica, il giorno dopo, la finale della greco-romana, dove, superati facilmente i vari gradi di combattimento, si è trovato ancora di fronte Stephen Horton. Stava perdendo 0-5, quando, ingranata la marcia e rimontando fino a 6-5, ha tirato poi un colpo spettacolare, a seguito del quale lo statunitense è stato costretto a ritirarsi per un infortunio alla spalla, ma con Piccinini in costante crescendo avendo recuperato, nella sorpresa generale, l’eccellente condizione fisica.
Tramite la stampa, Domenico Piccinini desidera ringraziare, per il sostegno ricevuto, la società Portuali di Ravenna, dove è tornato a militare dopo che, negli anni della piena attività agonistica, era stato in carico al Corpo Sportivo dell’allora Corpo Forestale dello Stato, ma particolarmente Stefano Pagliarini, suo allenatore nella lotta libera, e Brando Savini, sparring partner nella greco-romana.