Nella giornata di venerdì 30 giugno, a seguito dei monitoraggi effettuati, sono stati avviati nuovi trattamenti straordinari negli acquitrini temporanei che si sono creati con l’alluvione e che ancora permangono sul territorio della Bassa Romagna.
I monitoraggi del 28 giugno hanno presentato la necessità di un ulteriore intervento negli acquitrini trattati precedentemente con l’ausilio dei droni; acquitrini che in buona parte si sono ritirati nei fossi, nelle canaline dei campi agricoli e nei piccoli ristagni posti a lato della via Selice nuova e nella vasta area agricola tra la via Selice e lo stabilimento Unigrà in via Gardizza, a ridosso di Europack a Conselice.
Anche i ristagni che residuano nelle aree della discarica di Voltana e nel bacino Bellirana racchiuso tra il canale dei mulini e il canal vela al Alfonsine sono oggetto dei trattamenti straordinari nelle scoline dei campi agricoli privati.
I trattamenti antizanzare eviteranno il formarsi di focolai e quindi lo sviluppo delle zanzare dalla forma larvale allo stadio adulto.
In questo caso le aree vengono trattate attraverso l’utilizzo di gruppo motopompa ad alta pressione montato su pick-up, utilizzato normalmente durante tutto il periodo estivo dalla ditta Sireb incaricata dall’Unione per la disinfestazione. Il prodotto utilizzato è un biocida a base di Bacillus thuringensis Israelensis, una sostanza che non è nociva né per le persone, né per gli animali e l’ambiente, molto valido e selettivo perché agisce specificatamente sulle larve di zanzara.
Questo trattamento straordinario si aggiunge al piano di lotta alle zanzare che viene realizzato su tutto il territorio dell’Unione negli oltre 61mila tombini presenti sul suolo pubblico e negli scoli, fossati e aree bagnate durante la stagione estiva.
Inoltre, per effetto di un protocollo operativo tra l’Ausl e i Comuni della provincia di Ravenna, è stato incaricato il Centro agricoltura ambiente di Crevalcore di effettuare i controlli di qualità dei trattamenti antizanzare che vengono effettuati nelle caditoie presenti sul suolo pubblico della Bassa Romagna, per valutare l’efficacia dei trattamenti effettuati.