Torna al Teatro Alighieri “Ravenna Musica”, la stagione di concerti curata dall’Associazione Musicale Angelo Mariani.
Una proposta di otto appuntamenti dal 9 febbraio al 12 maggio, con orchestre di primo piano e solisti di fama internazionale.
Giovedì 9 febbraio (ore 21) la serata di apertura, che si realizza con il contributo de La Cassa s.p.a, è affidata all’Orchestra Filarmonica Italiana, una formazione che rappresenta un esempio assolutamente nuovo di concepire l’orchestra. Strutturata in una Cooperativa, che riunisce oltre 200 elementi di alto profilo professionale, l’orchestra esprime un organico duttile e dinamico. Rodata da centinaia tra produzioni ed esibizioni nazionali e internazionali, l’OFI affronta il repertorio classico con passione e professionalità. Il suo organico modulare, può adattarsi tanto alle produzioni dei grandi Enti lirici italiani quanto dei Teatri di Tradizione.
Sul podio prenderà posto il direttore ravennate Nicola Valentini, considerato uno fra i più talentuosi e brillanti direttori italiani. Il suo percorso formativo, con studi in composizione e direzione a fianco di quelli di violoncello, è stato fortemente segnato dall’incontro con Ottavio Dantone e l’esperienza con Accademia Bizantina.
Il suo debutto avviene con successo nel 2010, seguito da una serie di concerti in diverse città italiane, in qualità sia di direttore che di violoncellista concertatore, dirigendo varie formazioni con strumenti sia moderni e che d’epoca, tre le quali le Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Sinfonica Rossini di Pesaro, Città di Ferrara, Toscanini di Parma, Sinfonica Principato de Asturia di Oviedo.
Il programma della serata ravennate prevede due Sinfonie composte quasi a mezzo secolo di distanza, la Sinfonia n. 40 K.550 di Mozart e la Sinfonia n. 4 op. 90 “Italiana” di Mendelssohn.
Le ultime tre Sinfonie di Mozart K. 550, K. 543 e K. 551 vengono considerate una sorta di testamento spirituale del genere Sinfonia scritte tutte nel giro di pochi mesi nell’estate del 1788.
L’”Italiana” di Mendelssohn venne concepita durante il soggiorno dell’autore in Italia (1830-1831). A contatto con la natura, le canzoni popolari e le caratteristiche dell’ambiente italiano, Mendelssohn lavorò alacremente alla composizione dei quattro tempi della Quarta Sinfonia. Il risultato è un felicissimo equilibrio spirituale, in cui i termini di classico e di romantico si fondono e si integrano magnificamente.