Dopo la pubblicazione dell’analisi del bilancio dell’Asp redatta dal revisore dei conti, l’opposizione, unita (assenti in conferenza stampa Insieme per Cambiare e Per Faenza per motivi di lavoro dei consiglieri), è tornata a chiedere le dimissioni del consiglio di amministrazione dell’Azienda Servizi alla Persona e a criticare duramente il Partito Democratico per l’attuale deficitaria situazione economica, che ai più veterani sta ricordando la vicenda CTF. Secondo l’analisi delle forze di minoranza nel consiglio comunale faentino, l’esposizione dell’azienda avrebbe ora superato il milione di euro, con oltre 600 mila euro risanati dalle amministrazioni comunali del territorio. L’emorragia sarebbe tale, per l’opposizione, che nemmeno l’accreditamento dei 112 posti letto del Fontanone, ora ad In Cammino, riuscirebbe a risanare il bilancio. Proprio per questo motivo i consiglieri di opposizione continueranno a chiedere delucidazioni sulla gestione del patrimonio dell’ente, dove denunciano una resa molto al di sotto delle reali potenzialità.
La situazione sarebbe finita fuori controllo, secondo il centrodestra, dopo il mancato rinnovo della gestione dell’accoglienza dei flussi migratori nel 2016. Nel bilancio viene specificato come il covid abbia impattato sui conti per 2 milioni di euro, ma secondo il centrodestra quella cifra sarebbe stata compensata dai sostegni arrivati dallo Stato e da altri interventi.