“Nei giorni scorsi i gruppi di opposizione del consiglio territoriale del Mare hanno presentato al presidente Licia Suprani una richiesta di convocazione straordinaria del consiglio nella quale si chiedeva di dibattere e parlare di “Consolidamento e impermeabilizzazione della Darsena pescherecci a Marina di Ravenna e altre zone di ingressione marina”, un argomento vitale per il futuro della nostra costa ed in cui si chiedeva inoltre di estendere l’invito agli Assessori di riferimento e ai responsabili dell’Autorità di Sistema Portuale al fine di poter approfondire ulteriormente la materia.
Al di là degli argomenti e del fatto che si fosse dibattuto anche in passato di questo, occorre premettere che il funzionamento dei consigli territoriali, già di per se svuotati di molte delle loro competenze a causa del susseguirsi di scelte normative, prevede l’OBBLIGO da parte del presidente di convocare il consiglio entro 15 giorni dalla richiesta dei consiglieri, SENZA POTER ENTRARE nel merito degli argomenti: un elementare principio di democrazia che però, evidentemente, non vale in quello che dobbiamo considerare a questo punto il “territorio sovrano ed indipendente del Mare della città di Ravenna”.
Con un gesto di inaccettabile arroganza politica infatti non solo il consiglio non è mai stato convocato ma anche la segnalazione fatta dai consiglieri di opposizione a sindaco (che da regolamento avrebbe a sua volta dovuto adempiere con immediatezza entro 10 giorni e sempre da regolamento), funzionario ed assessore al decentramento sono rimasti lettera morta.
A ciò si aggiunga il fatto che i gruppi di opposizione Cambiamo il Comune del Consiglio Territoriale del Mare già in altre occasioni non avevano ricevuto risposte nei tempi dovuti e qualche volta non le avevano ricevute per nulla, come ad esempio sulla questione delle compensazioni o dei ristori derivanti dall’installazione del rigassificatore al largo di Marina, un atteggiamento davvero inaccettabile specie da chi spesso predica principi di partecipazione e democrazia come se ne fosse il solo titolare.
A questo punto ci vediamo costretti a sottoporre la questione direttamente al sindaco, chiedendogliene merito con un question time che abbiamo presentato affinché venga discusso già domani al fine di fare si che normali e dovuti i principi di democrazia vengano rispettati e non accada mai più che quel sentimento di passione, unico elemento che anima l’attività dei consiglieri territoriali, per il futuro venga umiliato da scelte di questo genere.”
Nicola Grandi, consigliere comunale di Viva Ravenna, capogruppo
Filippo Donati, consigliere comunale di Viva Ravenna
Alberto Ancarani, consigliere comunale Forza Italia Berlusconi per Ancarani Primavera Ravenna, capogruppo
Alvaro Ancisi, Gruppo consigliare Lista per Ravenna polo civico popolare , capogruppo
Alberto Ferrero, Gruppo consigliare Fratelli d’Italia, capogruppo
Renato Esposito, Gruppo consigliare Fratelli d’Italia
Veronica Verlicchi, Gruppo consigliare La Pigna Città Forese Lidi, capogruppo