Rabbia, anche verso lo Stato, paura di una nuova alluvione, fatica per la burocrazia che ostacola i risarcimenti, preoccupazione per i quartieri colpiti, gratitudine verso chi ha aiutato. Sono questi i sentimenti che oggi prevalgono fra gli alluvionati.
La Caritas della diocesi di Faenza-Modigliana, che comprende anche Russi e buona parte della Bassa Romagna, ha condotto una ricerca sullo stato di salute del nostro territorio ad un anno dall’alluvine. 586 le persone coinvolte. I dati dell’indagine saranno resi pubblici in un doppio incontro lunedì 27 maggio, alle 10 e alle 20.30 in Seminario a Faenza.
Nel frattempo continua il lavoro del centro operativo della Caritas a sostegno delle persone colpite dall’alluvione: da maggio scorso sono stati distribuiti 7.300 kit viveri, 250 gli elettrodomestici consegnati, tantissimi letti e cuscini, grazie alle donazioni anche di grandi marchi, un centinaio i deumidificatori prestati. È stato attivato poi un sostegno psicologico per chi ha subito l’alluvione, ma anche per chi in questo anno ha aiutato.