Dopo le dure critiche piovute sullo Spartaco da parte della Lega, dalla consigliera comunale Biondi, arriva la replica del centro sociale:
«Il Centro Sociale Autogestito “Spartaco”, contrariamente a quanto sostenuto dalla consigliera Biondi, è un importante spazio di libera espressione artistica e creativa, di dibattito e confronto politico oltre che luogo di approfondimento culturale. Un luogo aperto a tutte e a tutti in cui è possibile mettersi in gioco trovando la possibilità di esprimersi liberamente con la musica, con lo sport, con il giardinaggio…un’officina che per molti può divenire strumento motivazionale per coltivare le proprie idee e passioni».
«Non ci stiamo a farci definire dei nullafacenti – commentano i membri dell’assemblea – e nemmeno a dare l’idea che lo spazio possa essere un “buco nero di alcool e droga”. Spartaco è piuttosto un luogo in cui è possibile entrare a contatto con tante realtà attive nel sociale, che possono essere sicuramente di stimolo per un o una giovane».
L’assemblea ci tiene a sottolineare che eventuali bambini e bambine che hanno frequentato il posto si sono sempre presentati insieme ai propri genitori o responsabili. “Per quanto riguarda i frequentatori o le frequentatrici di minore età, ma prossimi ai diciotto anni, si vuole evidenziare come essi o esse non corrano nessun tipo di pericolo all’interno dello spazio sociale, essendo quest’ultimo luogo di socialità alternativa a quella proposta da un esercizio commerciale il cui mero scopo è il profitto. Inoltre, l’assemblea assicura che nessuno ha mai lucrato e mai lucrerà sulle attività che si svolgono nel posto, contrariamente alle abitudini della Lega nell’intascarsi soldi illegalmente.
In aggiunta, l’assemblea rimarca che la provocazione sollevata non renderà certamente inutile tutto il lavoro svolto negli ultimi anni di creare rapporti col territorio finalizzati a migliorare la considerazione che l’opinione pubblica esercita sullo spazio, a seguito anche delle attività di riqualificazione degli spazi del quartiere Teodorico, in cui i membri del centro sociale partecipano attivamente.
Infatti, nell’ultimo anno le persone che partecipano attivamente all’autogestione del centro hanno preso parte alla pulizia del quartiere Anic in collaborazione a Legambiente; all’organizzazione di dibattiti politici e culturali, ad esempio: il confronto con l’Avv. Paola Urbinati sul decreto Salvini relativo alle migrazioni; con il collettivo “Cannibali e Re” sull’almanacco “Cronache Ribelli”; con l’associazione Onlus “Stefano Cucchi” e Adelmo Cervi, figlio del partigiano Aldo Cervi, sull’antifascismo, in collaborazione con la Rete Antifascista di Ravenna; l’incontro sull’Acroecologia diffusa in Romagna con “Ortisti di Strada”, “Cuorinterra”, “Campi Aperti – Az. Agricola Vivere Sostenibile”, “Campomadre – Entelekia”, “HumuSapiens”, “Az. Agricola Monte Spada Agri Culture”; appuntamenti regolari di letture con il collettivo “Battito”; mostre di artisti locali; performance artistiche e culturali come l’“Open Mic”.
In conclusione, tutte queste diverse attività avvengono all’interno della cornice dell’autogestione, valore secondo il quale lo spazio è vissuto al fine di proporre e recepire proposte ed iniziative alternative alla cultura dominante e mainstream».