“L’intervento del governatore Stefano Bonaccini di ieri sarebbe stato sicuramente più adeguato a un comizio elettorale piuttosto che a un momento istituzionale quale una seduta dell’assemblea legislativa”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Andrea Liverani riferendosi alle parole del presidente della Regione in occasione della Comunicazione della Giunta in merito alle iniziative intraprese e alle attività a supporto dei territori colpiti dall’alluvione del maggio 2023.
“D’altra parte è chiaro che la testa di Bonaccini è già alle elezioni Europee. Perché, nonostante lo scorso anno volesse essere nominato commissario ora, viste sfumare le possibilità di candidarsi per il terzo mandato, preferisce concentrarsi sul suo futuro lavoro, affossando l’altra parte politica, piuttosto che ammettere la realtà e lavorare nell’interesse degli emiliano romagnoli” ha attaccato l’esponente del Carroccio ricordando l’incontro dello scorso venerdì tra i firmatari del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima e il commissario alla ricostruzione post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, per un confronto sulle proposte di modifica condivise nelle scorse settimane allo scopo di semplificare e velocizzare le procedure di rimborso e risarcimento danni, nonché per sostenere la ricostruzione pubblica.
“In quell’occasione Figliuolo ha detto chiaramente che i soldi ci sono e che sul ripristino dei corsi d’acqua sono stati stanziati circa un miliardo e 600 milioni ma non ne sono stati spesi nemmeno 400. Ha anche spiegato le difficoltà della struttura nel reperire i tecnici. Ma ieri Bonaccini ha riferito all’aula di aver fatto richiesta di tecnici. Era presente o no all’incontro? Il presidente sa benissimo che il problema esiste e non è risolvibile con una sollecitazione” ha punto Liverani, rincarando la dose: “Più volte Bonaccini ha riferito dei suoi incontri a Roma, assicurando che ci fossero gli accordi. Ora cambia versione e accusa il governo di essere lento. Sarebbe meglio che riordinasse le idee”.
“Il generale Figliuolo si è sempre dimostrato molto disponibile e ha predisposto sul territorio centri in cui i cittadini possono chiedere assistenza per presentare le domande di rimborso. Il nostro compito, come uomini delle istituzioni, non è di fare campagna elettorale ma di essere chiari con i cittadini. I soldi arriveranno. Forse tarderanno, ma arriveranno” ha concluso Liverani.
“D’altra parte è chiaro che la testa di Bonaccini è già alle elezioni Europee. Perché, nonostante lo scorso anno volesse essere nominato commissario ora, viste sfumare le possibilità di candidarsi per il terzo mandato, preferisce concentrarsi sul suo futuro lavoro, affossando l’altra parte politica, piuttosto che ammettere la realtà e lavorare nell’interesse degli emiliano romagnoli” ha attaccato l’esponente del Carroccio ricordando l’incontro dello scorso venerdì tra i firmatari del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima e il commissario alla ricostruzione post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, per un confronto sulle proposte di modifica condivise nelle scorse settimane allo scopo di semplificare e velocizzare le procedure di rimborso e risarcimento danni, nonché per sostenere la ricostruzione pubblica.
“In quell’occasione Figliuolo ha detto chiaramente che i soldi ci sono e che sul ripristino dei corsi d’acqua sono stati stanziati circa un miliardo e 600 milioni ma non ne sono stati spesi nemmeno 400. Ha anche spiegato le difficoltà della struttura nel reperire i tecnici. Ma ieri Bonaccini ha riferito all’aula di aver fatto richiesta di tecnici. Era presente o no all’incontro? Il presidente sa benissimo che il problema esiste e non è risolvibile con una sollecitazione” ha punto Liverani, rincarando la dose: “Più volte Bonaccini ha riferito dei suoi incontri a Roma, assicurando che ci fossero gli accordi. Ora cambia versione e accusa il governo di essere lento. Sarebbe meglio che riordinasse le idee”.
“Il generale Figliuolo si è sempre dimostrato molto disponibile e ha predisposto sul territorio centri in cui i cittadini possono chiedere assistenza per presentare le domande di rimborso. Il nostro compito, come uomini delle istituzioni, non è di fare campagna elettorale ma di essere chiari con i cittadini. I soldi arriveranno. Forse tarderanno, ma arriveranno” ha concluso Liverani.