“Sistema scolastico a rischio e ricadute negative su studenti e insegnanti”. L’assessora Salomoni: “Abbiamo già incontrato Upi e Anci, in calendario incontri con i genitori e a settembre con il ministro dell’Istruzione. Il problema è che mancano i docenti”.
La giunta spieghi “quali sono le misure introdotte per contrastare il sovraffollamento delle aule, che rischia di mettere in ginocchio il sistema scolastico regionale con ovvie ricadute negative per gli studenti e i docenti”. Lo chiede la Lega in un’interrogazione (a firma dei consiglieri Andrea Liverani, Fabio Bergamini, Matto Rancan, Daniele Marchetti, Matteo Montevecchi e Valentina Stragliati) che prende le mosse dalla pubblicazione della classifica del Sole 24 Ore nella quale, a causa del sovraffollamento, “la nostra Regione si trova agli ultimi posti, a livello nazionale, per numero di studenti per classe”. Il problema, ha detto Liverani, “spesso passa inosservato”.
La risposta è venuta in commissione Cultura e scuola, presieduta da Francesca Marchetti, dall’assessora a Scuola, università e ricerca, Paola Salomoni. “In regione ci sono più classi sovraffollate rispetto alla media nazionale. Ma è il numero dei docenti assegnati che costringe ad avere questi numeri in classe. C’è stata una riunione con Upi e Anci per affrontare il problema e si è convenuto che va affrontata con il ministero e le altre Regioni, per aumentare l’organico dei docenti, la vera causa, e avvicinare così il rapporto docenti-studenti alla media nazionale. La prossima settimana incontreremo anche genitori e rappresentanti dei Consigli istituto e, a fine mese, è in agenda un incontro con il ministro dell’Istruzione e con il presidente della Regione”.
Il Carroccio cita l’esempio di Ravenna, “fanalino di coda”, con una media di 22 alunni per classe, mentre Bologna si trova al posto 103 (su 107) con 21,5 studenti. I presidenti dei Consigli di istituto dell’Emilia-Romagna “hanno espresso la propria preoccupazione riguardo a un possibile peggioramento della situazione in vista del prossimo anno” aggiunge la Lega. Un avvertimento lanciato anche dai genitori, ha ricordato Liverani. Un allarme, questo, che si aggiunge alla situazione presente. Si tratta di criticità che “non garantirebbero un livello di istruzione adeguato e di conseguenza il diritto allo studio”.