“Se le aziende non hanno liquidità, a causa del lockdown che ha imposto per mesi lo stop alle attività, come si può pensare di agevolarle con sgravi che avranno una ripercussione sulle loro casse solo in futuro? La gestione delle riduzioni previste da Hera e dal Comune di Faenza è assurda”. Così il consigliere regionale della Lega Emilia-Romagna Andrea Liverani e Gabriele Padovani della segreteria leghista faentina commentano gli sgravi previsti per il territorio faentino per la tassa sui rifiuti.
“In questi giorni stanno arrivando ai titolari delle attività produttive colpite dall’emergenza Covid-19 gli avvisi di pagamento della prima delle due rate TARI, da versare entro il 31 ottobre che, avendo scadenza precedente il 1° dicembre 2020 viene emessa con le tariffe 2019. Le riduzioni previste saranno invece conteggiate interamente nella seconda rata, quella in scadenza il 31 dicembre” spiegano.
“In poche parole gli imprenditori, già messi in ginocchio dalla crisi, si troveranno a dover affrontare un’uscita di cassa per “recuperare”, poi, in un secondo momento il loro denaro. Una scelta quantomeno discutibile” proseguono i legisti.
“La circolare parla chiaro: per poter ricevere l’assegno di rimborso bisognerà essere in regola con il pagamento della prima rata. Ma se in cassa non ci sono soldi, questi imprenditori come faranno? Sono questi gli aiuti all’economia tanto decantati?” concludono.