Si è svolto oggi, presso l’Istituto Morigia di Ravenna, un incontro molto interessante e toccante tra gli studenti e la campionessa mondiale ed europea di Ultracycling Anna Mei.
Anna, nella vita fa la maestra elementare, ma con grande tenacia e volontà si dedica allo sport e porta avanti una battaglia per i “bambini farfalla”. Sostiene la ricerca in favore dei bambini malati di epidermiolisi bollosa, una malattia rara che colpisce i bambini sin dalla nascita e che rende la pelle fragile come le “ali di una farfalla”. Ancora non vi è cura. A Modena infatti presso il CNR, il ricercatore Michele De Luca da anni studia questa terribile malattia, cercando una vera soluzione. E’ importante continuare a sostenere la ricerca e le famiglie in modo da non farli sentire soli, perché “rari non vuol dire soli”. Con l’eco delle sue imprese sportive, Anna, porta all’attenzione del pubblico un tema poco conosciuto e cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica.
La platea, composta da studenti delle classi seconde, ha partecipato con attenzione e vera emozione alla testimonianza della ciclista, la quale ha mostrato una realtà inimmaginabile agli occhi dei nostri ragazzi. Gli studenti sono rimasti notevolmente colpiti dalle storie dei bambini farfalla; le immagini ed i video proiettati hanno fornito una forte visione di insieme della realtà vissuta da questi sfortunati bambini. Anna ha raccontato la storia della sua vita, dei grandi sacrifici affrontati per raggiungere il successo e soprattutto ha invitato i ragazzi a “sognare”. Con la frase “I Can Fly…” ha esortato gli studenti a lottare per realizzare i propri sogni. “Credere nei sogni, ti fa sentire vivo ed è ciò che ti aiuterà a fare la differenza – asserisce la campionessa- e mentre sei impegnato in questo percorso ricorda che è importante condividere con gli altri il proprio successo e soprattutto aiutare le persone più sfortunate di te.” Queste le belle parole che Anna ha pronunciato durante il suo intervento.
Ha trattato il tema della solidarietà, tema che da anni l’istituto sta promuovendo allo scopo di sensibilizzare i suoi studenti, e con la sua storia ha toccato il cuore dei nostri ragazzi facendoli commuovere e allo stesso tempo riflettere.
“Grazie campionessa per la tua bella testimonianza e per l’emozione che ci hai regalato!”
Gli studenti hanno proposto di organizzare una “biciclettata” di istituto insieme ad Anna per dare visibilità al problema dei bambini farfalla, anche nella nostra città, e rendersi in tal modo partecipi di un sogno: quello di aiutare la ricerca.