IL TRATTO URBANO DI PONTE NUOVO
Il tratto di via Romea Sud che dal Ponte Nuovo arriva a Classe, avendo dalla parte ovest la zona densamente abitata tra via Comacchio e via Montefeltro, è notoriamente pericoloso per chi vi si immette in auto o moto dalle sue nove strade laterali molto ravvicinate, ma ancor di più per chi, volendo recarsi in città o in direzione di Classe a piedi o in bicicletta, deve attraversarlo per raggiungere la pista ciclopedonale collocata sul versante opposto. Una riduzione apprezzabile del livello di insicurezza si è avuta negli ultimi anni, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, con l’aggiunta di segnaletica verticale, salvagenti e illuminazione. Ma incidenti anche gravi vengono tuttora ricordati, tra cui alcuni all’altezza del civico 207, con danneggiamento della pensilina alla fermata del bus, e purtroppo anche un esito mortale. È comunque fuori dubbio come gran parte del traffico veicolare, sempre molto elevato trattandosi della strada più frequentata per l’entrata ed uscita dalla città verso sud, sia ordinariamente molto elevato, ben oltre i 50 km/h consentiti nei centri abitati.
IL TRATTO EXTRAURBANO DA CLASSE
Il fenomeno si registra in entrambe le direzioni, ma è soprattutto esagerato, quasi folle, da parte della corrente di traffico proveniente da Classe, nel tratto extraurbano di 500 metri della via Romea Sud che precede il cartello di località di Ravenna. Questo tratto, non solo rettilineo come anche nella parte urbana, ma scorrevole perché senza case né intersezioni con altre strade che suggeriscano cautela, non presenta alcun cartello di limitazione della velocità, per cui vi è ammesso, come ordinariamente su tale tipo di viabilità, il limite dei 90 km/h. Succede dunque che i conducenti di auto e moto, arrivando a tale grande velocità entro l’abitato, non alzino il piede dal pedale, ignorando l’abbassamento repentino del limite ai 50, nonostante che, in rapida successione, incontrino un attraversamento pedonale, una fermata dell’autobus, un’intersezione con la sottostrada di via Romea Sud davanti al civico 207, un ulteriore attraversamento con la medesima sottostrada all’altezza di via Montefeltro e un altro attraversamento pedonale. La decelerazione avviene, nel migliore dei casi, all’incrocio circa con via Vasto.
Va anche detto che il tratto extraurbano di via Romea Sud è composto da un’unica carreggiata, larga poco più di sei metri, con una corsia di marcia per entrambe le direzioni, divise da una semplice striscia di vernice, con una banchina asfaltata di 10-20 centimetri praticamente inesistente ed un manto stradale adiacente a fossati di non trascurabile profondità, che mostra crepe e deformazioni dell’asfalto. Intorno a Ravenna esistono strade extraurbane con due corsia per ciascuna delle due direzioni di marcia, separate da un new jersey, in cui il limite massimo di velocità è di 50 km/h. Incomprensibile dunque come, nel tratto extraurbano di via Romea Sud che ne precede l’ingresso in città, sia mantenuto, senza alcuna protezione e in condizioni assai più fragili, il limite dei 90.
LO SCONCERTO DEI RESIDENTI
Un gruppo di residenti a ridosso della via Montefeltro, che osservano sotto di loro, dall’alto delle loro finestre, il fiume di veicoli in arrivo a tutta corsa da Classe senza mai rallentare, hanno raccontato il loro sconcerto a Lista per Ravenna nei termini di cui sopra.
Le proposte che ci hanno avanzato si riassumono nella richiesta che il Comune di Ravenna si attivi affinché il limite di velocità del tratto extraurbano di via Romea Sud che ne precede l’ingresso in città sia ridotto a 70 km/h, nel mentre, trascritto testualmente “siano installati in posizione strategica rallentatori visivi e/o bande sonore trasversali, ma soprattutto l’installazione una postazione fissa con possibilità di posizionarvi un sistema automatico di rilevamento della velocità superiore al limite consentito”.
Condividendo il senso dell’istanza, chiedo al sindaco di Ravenna se e come intende attivarsi per darvi risposta auspicabilmente fattiva.