LE RAGIONI DI UNA RAVEGNANA BIS – La fattibilità di qualsiasi intervento di viabilità statale sul territorio dell’Emilia-Romagna assume possibilità di realizzo solamente se inserita nel Piano Regionale Integrato del Trasporti (PRIT), la cui nuova versione, denominata PRIT 2025, verrà adottata nel prossimo mese di luglio dalla Regione in sostituzione del PRIT 1998, tuttora vigente. Per intesa tra la coalizione Lista per Ravenna, Lega Nord e Forza Italia, costituita nel Comune di Ravenna in opposizione al sindaco De Pascale, il problema di un nuovo percorso alternativo alla statale Ravegnana tra Ravenna e Forlì fu sollevato, con un question time del consigliere Ancarani (vedi allegato n. 1), il 26 ottobre 2018, appena dopo il cedimento alla diga di San Bartolo sul fiume Ronco che ha provocato la chiusura della Ravegnana nel tratto tra Ravenna e Longana. Di qui l’iniziativa della coalizione stessa di mettere a punto un emendamento al PRIT 2025, il cui accoglimento da parte dell’Assemblea legislativa della Regione è indispensabile perché l’opera non resti a vita nel limbo della politica e delle sceneggiate locali.
L’EMENDAMENTO PRESENTATO IN REGIONE – La versione definitiva della proposta di emendamento, elaborata dal consigliere Ancisi dopo adeguamenti approfondimenti, è stata trasmessa l’11 maggio 2019 (vedi allegato n. 2), a nome della coalizione, al consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli, stante anche la sua autorevolezza di presidente della Commissione regionale n. 1 “Bilancio, Affari Generali ed Istituzionali”, ricevendone l’ok, sotto forma di “perfetto”. Lista per Ravenna, Lega Nord e Forza Italia del Comune di Ravenna desiderano dunque ringraziare Pompignoli per avere l’altro ieri presentato ufficialmente tale proposta di emendamento (vedi allegato n. 3) che confidiamo sia approvata dall’Assemblea regionale all’unanimità.
IL TRACCIATO – Definire il tracciato è compito che può essere svolto solo la Regione, perché richiede uno studio complesso che impegna molteplici discipline tecniche, a partire dall’ inquadramento territoriale e socio-economico e dallo studio dell’impatto ambientale, studio fattibile solo dopo l’accoglimento dell’emendamento in questione. Tuttavia, avendo Ancisi constatato, dagli approfondimenti compiuti in passato, che una Ravegnana bis ad ovest del fiume Ronco è tecnicamente inagibile, l’indirizzo, nella nostra proposta fatta propria dall’emendamento Pompignoli, è ricaduto inevitabilmente sulla parte est, con “l’individuazione di un tracciato che utilizzi il tratto dell’E45 tra Ravenna e lo svincolo sulla S.P. 101 Standiana e di lì si connetta più o meno linearmente, mediante una nuova strada extraurbana, con Forlì”. La lunghezza complessiva di tale percorso è di circa km 20, rispetto ai 17,9 della via Ravegnana, compresi i km 6,5 già esistenti del tratto di E45. Dunque, un’opera realistica, non sconvolgente, che merita, in coerenza con l’impostazione del PRIT 2025, di essere inserita, se non nella “Grande Rete” regionale, nella “Rete di Base principale”, tra “i percorsi a medio-breve raggio per l’accessibilità più locale” da proporre nello “scenario tendenziale”.
I COMUNI DI RAVENNA E FORLì – Parallelamente, abbiamo chiesto allo stesso Massimiliano Pompignoli, in quanto consigliere comunale neo eletto a Forlì nella Lista Lega Salvini Premier, di raccogliere l’adesione a tale proposta da parte del nuovo sindaco di questa città, Zattini, che si è immediatamente dichiarato disposto a sostenerla in ogni sede. Da parte nostra, ci siamo già attivati, con una mozione del consiglio comunale depositata oggi, perché altrettanto faccia il sindaco di Ravenna.