“Lunedì 9 agosto scorso, Lista per Ravenna aveva chiesto ai dirigenti comunali della Strade e della Polizia locale, tramite una istanza formale che ne attivava le responsabilità, di intervenire con urgenza su via Giovan Battista Morgagni, situata a pochi passi dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, meta turistica internazionale e patrimonio Unesco dell’Umanità. Chiedeva che ne fosse riassestato il tratto finale di 150 metri, ridotto a condizioni indecorose di degrado e di transito pericoloso, avendo allegato foto dimostrative di come fosse ridotto ad un viottolo malandato da terzo mondo” spiega Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.
“Le famiglie residenti vi soffocano indecentemente nella polvere in estate, ad ogni passaggio di auto, e si ritrovano d’inverno, dopo ogni maltempo, in mezzo al fango e alle pozzanghere. Alcuni anziani, costretti a muoversi con stampelle e girelli, rischiano di cadere e di farsi male. Avevamo anche segnalato che dal campo frontistante le abitazioni, tenuto nella più assoluta incuria, al punto che, col secco dell’estate, basta un mozzicone di sigaretta per incendiarsi, fuoriescono animali sgradevoli, come topi e bisce, nonché zanzare ed altri fastidiosi insetti. Avevamo puntualmente riportato la serie di norme violate: l’art. 15.2 del regolamento comunale del Verde, l’ordinanza del sindaco n. 1119 del 2008, l’ordinanza estiva del sindaco contro la zanzara tigre e l’art. 7 del nuovo regolamento di Polizia urbana” prosegue Ancisi.
“Abbiamo scoperchiato un vaso di Pandora, perché, nel giro di due giorni, è partita dal Comune di Ravenna una diffida perentoria rivolta ai responsabili del cantiere (ditte titolari, impresa esecutrice e progettista dei lavori) avviato nel campo in questione per realizzarvi opere edili, a partire dal permesso preliminare di costruire le opere di urbanizzazione primaria rilasciato, addirittura, il 19 dicembre 2013” prosegue Ancisi.
“La diffida è stata scritta “a seguito della segnalazione ricevuta da un esponente del Consiglio Comunale con la quale si segnala che l’area di cantiere è carente dal punto di vista manutentivo e sono presenti molte erbacce e sterpaglie”. Richiamate esattamente tutte le norme violate riportate nella nostra istanza, c’è anche scritto: “Viene segnalato inoltre che il tratto stradale terminale di Via G. Morgagni, oggetto dell’intervento di realizzazione delle opere di urbanizzazione, e con il cantiere ancora sospeso, è rimasto privo di uno strato di finitura e pertanto risulta particolarmente polveroso d’estate e in caso di maltempo si formano delle pozzanghere e i residenti al riguardo lamentano uno stato di disagio dovuto principalmente alla mancanza di ultimazione”, precisando che “ai sensi dell’art. 21 del Permesso di Costruire […] la manutenzione delle opere realizzate è a carico della Ditta titolare del presente permesso di costruire fino alla presa in consegna da parte del Comune e degli altri Enti interessati…”. Di qui il seguente pronunciamento: […] Con la presente si DIFFIDANO le società in indirizzo titolari del Permesso di Costruire affinché provvedano entro 30 gg. […] all’esecuzione dei lavori di pulizia dell’area di cantiere al fine di eliminare tutte le problematiche relative al contenimento e alla limitazione della zanzare tigre e a ripulire l’area di cantiere dai materiali ivi riposti. In difetto di quanto sopra, si informa che l’inottemperanza alla presente diffida configurerà altresì violazione agli obblighi assunti in sede di Convenzione Generale per Progetti Urbanistici Attuativi Esecutivi (PUE) in località Classe di Ravenna, Via Morgagni […]. L’inosservanza della diffida comporterà al Soggetto Attuatore, in funzione della tipologia di inadempienza accertata e/o della continuativa inerzia rispetto agli adempimenti richiesti, il pagamento delle seguenti somme a titolo di penale alla Amministrazione Comunale, salvo il risarcimento del maggiore danno e l’applicazione delle maggiorazioni stabilite dalla legge […] pertanto – trascorso inutilmente il predetto termine dei 30 gg. – determinerà l’applicazione della prima penale pari a € 5.000,00 (cinquemila/00) da escutersi dalla polizza rilasciata […]. Si sollecita infine la ripresa dei lavori di cantiere, come peraltro richiamata nella ns. precedente nota del 12/07/2019 […], ricordando che occorrerà prima aver ottenuto la nuova autorizzazione paesaggistica la cui richiesta dovrà essere presentata allo Sportello Unico per l’Edilizia. A tal fine si chiede di comunicare all’ufficio scrivente nei medesimi termini di 30 gg la nuova tempistica per la ripresa delle lavorazioni”.
“Come dire che qualche volta l’opposizione serve. Lista per Ravenna ringrazia i cittadini che, facendoci conoscere le loro sofferenze, ci hanno consentito di tradurle in concreta azione produttiva” conclude Alvaro Ancisi.