L’inchiesta di Report sull’operato di Michela Vittoria Brambilla inizia ad avere ripercussioni anche a livello locale. Le sezioni sul territorio della Leidaa, la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, l’associazione fondata dall’ex ministra, si sono ritrovate involontariamente coinvolte e a dover rispondere della gestione criticata dal servizio giornalistico. La trasmissione di Rai 3 ha accusato Brambilla di utilizzare i fondi dell’associazione per scopi personali e politici, di utilizzare la LEIDAA come vetrina per ottenere voti e di non rispettare i principi a difesa degli animali alla base dell’operato della stessa LEIDAA. Secondo Report, infatti, Brambilla avrebbe una partecipazione in una società che commercia salmoni e gamberi.
Mentre a livello centrale qualcuno era a conoscenza della gestione criticata da Report, che ha raccolto le testimonianze proprio di alcuni operatori, a livello locale difficilmente si può pensare che i volontari fossero a conoscenza di qualcosa. Tuttavia oggi sono loro a dover rispondere in prima persona del contenuto dell’inchiesta.